Conoscere i numeri delle malattie oculari da cui è affetta la popolazione italiana, facendo una fotografia della situazione sanitaria oftalmologica sulla base di un campione statistico. E’ questo l’obiettivo principale di un’indagine statistica condotta su mille ultracinquantenni attualmente in corso in Abruzzo. Si tratta della seconda fase di un progetto epidemiologico promosso dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus attraverso il suo Polo Nazionale di Roma. Durante il progetto si fa, tra l’altro, ricorso a un’unità mobile oftalmica che si sposta sul territorio (un camper attrezzato per le visite oculistiche) oltre a coinvolgere le strutture sanitarie locali. Al Progetto nazionale prende parte anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Questa seconda fase pilota, condotta tra la metà di dicembre 2014 e tutto il 2015, coinvolge un campione di persone prescelte nell’intero Abruzzo. In questa regione lo studio viene effettuato grazie alla collaborazione scientifica del Centro di Eccellenza in Oftalmologia della Clinica Oculistica dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara (diretto dal prof. Leonardo Mastropasqua) e al supporto organizzativo del Comitato IAPB dell’Abruzzo. L’iniziativa si articola su un arco di 43 giorni lavorativi tra L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti e diversi paesi delle loro province.
Così sarà possibile definire le modalità attuative del progetto epidemiologico nazionale, che consentirà per la prima volta di acquisire dati statisticamente importanti sullo stato di salute visiva della popolazione.
Questo allo scopo di vederci bene sull’incidenza delle varie malattie oculari tra gli italiani “maturi”.
“I controlli – spiega l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – vengono effettuati su un campione statistico di mille cittadini, rappresentativo della popolazione abruzzese, stratificato secondo criteri condivisi con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e grazie alla collaborazione dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del CNR. Un’équipe di oculistiavv. Giuseppe Castronovo e ortottisti esegue gratuitamente le visite al campione di riferimento presso gli ospedali, i distretti sanitari locali e mediante un’unità mobile oftalmica”.
Qualora venissero riscontrati problemi visivi si rinvia alla struttura sanitaria di competenza. Il progetto, conclude l’avv. Castronovo, ha un “grande valore scientifico e sociale, che mira a rendere efficaci i programmi di salute pubblica per la prevenzione della cecità evitabile”.
Una prima fase pilota dello studio epidemiologico si è già tenuta a Latina dal 9 maggio al 12 luglio 2013.