Epidemia di meningite in Chad e Burkina Faso è caratterizzata da febbre alta, mal di testa e irrigidimento del collo, ma può avere sintomi anche a livello oculare 12 febbraio 2010 – Allarme meningite in Chad e Burkina Faso: l’infiammazione delle tre membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale ha colpito – rende noto l’Oms – i due Paesi africani con una particolare virulenza, tanto che si parla di epidemia. La malattia è generalmente di origine infettiva e può essere mortale. Il più delle volte è causata da un virus (meningite asettica), ma può essere provocata anche da batteri o funghi. L’esame tipico che consente di diagnosticare la malattia è l’analisi del liquido cerebrospinale (oppure del sangue). La meningite ha vari sintomi: irrigidimento della parte posteriore del collo, febbre alta, mal di testa, nausea, alterazioni del livello di coscienza, convulsioni; può però dare anche dolori a livello oculare e intolleranza alla luce (fotofobia). Il trattamento della meningite batterica è basato su antibiotici, mentre la cura della forma fungina si fonda su antimicotici e la forma virale sugli antivirali. I bambini corrono un maggior rischio di contrarre la meningite; comunque, in Italia sono disponibili vaccini contro l’emofilo, lo pneumococco e il meningococco di tipo C (ceppi batterici). In Italia i casi di meningite sono rari: secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si verificano circa 800 casi l’anno. Tuttavia, scrive l’ISS, “la maggioranza delle persone […] non sviluppa la malattia e solo in casi rari il meningococco supera le difese dell’organismo provocando la meningite“.
Fonti principali: OMS, ISS.