fbpx Skip to content
luce-blu-monitor.jpg

Dispositivi elettronici, occhio alla luce blu

Se utilizzati prima di andare a dormire tendono a peggiorare il sonno, a meno che gli schermi non vengano filtrati

schermo_tablet-luce_blu-ok-photospip23c6a4b0a40540a0af864e6c09bf22b5.jpgSe si resta esposti a troppa luce blu si rischia di trascorrere la notte in bianco. Gli schermi, soprattutto quelli a LED, ne emettono in abbondanza e il vostro sonno potrebbe esserne disturbato. Se i vostri dispositivi (cellulari, tablet, monitor dei computer) non prevedono la funzione specifica “filtro luce blu” [[generalmente tale funzione deve essere appositamente attivata dall’utente, che magari potrà scegliere anche la fascia oraria]], può essere sconsigliabile utilizzarli prima di andare a dormire.

Lo studio americano

Ricercatori americani dell’Università di Huston sostengono che “l’esposizione crescente alla luce artificiale durante la notte può contribuire all’alta prevalenza dei disturbi del sonno. Il rilascio di melatonina, l’ormone del sonno, è mediato dalle cellule ganglionari retiniche che sono intrinsecamente fotosensibili” [Citato da: Ostrin LA, Abbott KS, Queener HM, “[Attenuation of short wavelengths alters sleep and the ipRGC pupil response“, Ophthalmic. Physiol. Opt. 2017 Jul;37(4):440-450. doi: 10.1111/opo.12385]].

luce-blu-monitor-photospip3d60378f12d18605ce3dca219ef7f993.jpgDunque stimolare troppo la retina nelle ore serali non è molto salutare se si vogliono trascorrere notti tranquille. I ricercatori universitari sono arrivati a questa conclusione studiando 21 persone d’età compresa tra i 17 e i 42 anni. Se tre ore prima di andare a letto – nel proseguire le proprie abitudini digitali – avevano indossato occhiali dotati di filtri che bloccavano le lunghezze d’onda corte, i livelli notturni di melatonina [[le concentrazioni sono state misurate nella saliva]] salivano del 58% [[persino di più rispetto a quella di soggetti che hanno assunto complementi alimentari di melatonina]], agevolando il riposo.

Non solo i partecipanti che hanno usato lenti che filtravano la luce blu hanno dormito meglio, ma si sono anche addormentati prima e hanno dormito mediamente 24 minuti in più ogni notte.

Spiega l’Università di Huston (Usa):

La maggiore fonte di luce blu è quella solare, ma si trova anche nella maggior parte dei dispositivi [con schermi] a LED. La luce blu aumenta la prontezza e regola il nostro orologio biologico interno, ovvero il ritmo circadiano, che “dice” al nostro corpo quando addormentarsi. Questa luce artificiale attiva i fotorecettori […], sopprimendo la melatonina.

Secondo recenti studi la qualità del sonno delle persone è mediamente in peggioramento. Dunque anche un più intelligente impiego dei dispositivi digitali potrebbe dare un contributo positivo importante. Tra l’altro ci sono studi che, su cavie animali, hanno evidenziato una potenziale nocività della luce blu a livello retinico (fototossicità[[Experimental Eye Research, Free Radical Biology & Medicine]]). Questi risultati dovranno però essere confermati da ulteriori studi.

Fonti: Ophthalmic and Physiological Optics, University of Huston

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn