Lo studio evidenzia come variabili apparentemente esterne alla sfera clinica – dal reddito al contesto familiare – possano condizionare l’aderenza ai controlli e l’efficacia delle terapie
Un recente studio pubblicato su JAMA Ophthalmology ha evidenziato come fattori non strettamente medici, in particolare il livello di ricchezza, il luogo di residenza e la composizione familiare, influenzino in modo significativo la qualità della cura e i risultati clinici nei pazienti di nuova diagnosi di glaucoma primario ad angolo aperto (POAG).
Secondo la ricerca, condotta da Maryam O. Ige, MD, e dal team della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, i pazienti appartenenti al quartile di reddito più basso presentano probabilità sensibilmente inferiori di raggiungere la riduzione della pressione intraoculare (IOP) raccomandata dalle linee guida e sono più inclini a perdersi nel follow-up rispetto a coloro che dispongono di maggiori risorse economiche.
Metodologia dello studio
Lo studio retrospettivo ha coinvolto 1.466 pazienti con diagnosi recente di POAG, seguiti all’interno del Sight Outcomes Research Collaborative Consortium. Gli autori hanno analizzato variabili demografiche e socioeconomiche, area di residenza (urbana o rurale), livello di benessere del quartiere e presenza di figli nel nucleo familiare.
Gli esiti principali valutati erano:
- la probabilità di ottenere una riduzione della IOP pari o superiore al 15% entro 12–18 mesi dalla diagnosi;
- la probabilità di perdita al follow-up nello stesso intervallo temporale.
Principali risultati
L’età media dei pazienti è di 70 anni e il 54% sono donne. La distribuzione etnica comprende il 3% di asiatici americani, il 32% di pazienti afroamericani, il 7% di latinoamericani e il 57% di caucasici.
Tra i 1.030 pazienti che hanno effettuato almeno un controllo entro 18 mesi, il 76% ha ottenuto una riduzione della IOP ≥15% in uno o più occhi. Tuttavia, i pazienti nel quartile di ricchezza più basso hanno da 5 a 9 volte meno probabilitàdi raggiungere tale obiettivo rispetto ai gruppi più abbienti. Inoltre, il rischio di perdita al follow-up risulta inferiore del 61% nei pazienti più ricchi rispetto a quelli meno benestanti (OR 0,39; IC 95% 0,18–0,84; p=0,02).
Altri fattori significativi sono i seguenti:
- Residenza rurale: i pazienti che vivono in aree rurali presentano una probabilità più elevata di interrompere il follow-up rispetto a quelli residenti in zone urbane (OR 5,54; IC 95% 1,13–27,08).
- Presenza di figli nel nucleo familiare: curiosamente, i pazienti con bambini in casa hanno mostrato una riduzione media della IOP maggiore di circa 4 mmHg rispetto a chi viveva senza figli (IC 95% 0,99–7,13; p=0,01).
Implicazioni e prospettive
Ricchezza, residenza urbana e composizione familiare rappresentano fattori chiave nel determinare l’aderenza al follow-up e la riduzione della pressione intraoculare nei pazienti con glaucoma primario ad angolo aperto.
Per migliorare la qualità delle cure e prevenire la perdita visiva legata al glaucoma, gli studiosi suggeriscono di rendere più accessibili e sostenibili i percorsi di cura per i pazienti con minori risorse economiche e per coloro che risiedono in aree rurali. Interventi mirati a facilitare l’accesso ai controlli oculistici e a ridurre le barriere socioeconomiche potrebbero contribuire a migliorare gli esiti clinici di questa patologia cronica e potenzialmente invalidante.