Discriminazione visiva e invecchiamento cognitivo Secondo un nuovo studio la performance nei test visivi ha una forte correlazione con l’età 5 agosto 2014 – La velocità con cui si stabilisce quale sia il segmento più lungo tra due può essere considerato uno dei segni dell’intelligenza umana, anche se ovviamente non l’unico. Su questa base un’équipe di scienziati inglesi hanno studiato le prestazioni cognitive di un migliaio di persone d’età media pari a 70, 73 e 76 anni. Oltre a sottoporre i volontari a test di discriminazione visiva, sono stati somministrati quattro test cognitivi facendo uso anche di lettere e numeri. I ricercatori hanno concluso che c’è una forte correlazione tra l’intelligenza e la riduzione delle performance nei sei anni considerati. “Il cambiamento cognitivo – scrivono i ricercatori – è accompagnato da mutamenti nell’elaborazione delle informazioni visive di base man mano che invecchiamo”. Nei test si è riscontrato “un declino significativo dell’intelligenza” e il tempo necessario a rispondere è aumentato. è fondamentale, in conclusione, mantenersi il più possibile attivi soprattutto nella terza età. L’esercizio fisico moderato e costante, una dieta sana e la rinuncia al fumo sono tre regole auree per conservare un cervello più in forma, che potrà quindi essere più brillante anche a livello visivo.
Fonte: Current Biology