Disabili, Italia tra gli ultimi come protezione sociale Censis: nel modello italiano molte responsabilità gravano sulle famiglie 18 ottobre 2012 – Italia tra gli ultimi Stati in Europa per risorse destinate alla protezione sociale delle persone con disabilità. Lo attesta una ricerca realizzata dal Censis (promossa dalla Fondazione Cesare Serono) sui bisogni ignorati delle persone portatrici di handicap, basata sul confronto con gli altri Paesi europei dell’offerta di servizi per cronici e disabili da parte della sanità italiana. In Italia si spendono 438 euro pro-capite annui, meno della media europea (531 euro), decisamente lontani dal Regno Unito (754 euro). Indietro nell’inserimento lavorativo, poche risorse per la scuola. Il modello italiano rimane assistenzialistico e molte responsabilità sono “scaricate” sulle famiglie. Ancora più grande è la sproporzione tra le misure erogate sotto forma di prestazioni economiche e quelle sotto forma di beni e servizi. In quest’ultimo caso il valore pro-capite annuo in Italia non raggiunge i 23 euro, cioè meno di un quinto della spesa media europea (125 euro), un importo lontanissimo dai 251 euro della Germania e pari a meno della metà perfino della spesa rilevata in Spagna (55 euro). Tra i disabili sono stati considerati, naturalmente, anche quelli visivi.
Fonte: Censis