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Diritti del malato non solo sulla carta

Presentato a Roma il Rapporto PIT Salute 2010 di Cittadinanzattiva: liste d’attesa e presunti errori medici le lamentele più ricorrenti

L’oculistica si piazza quarta tra le specialità con i tempi d’attesa troppo lunghi tra gli interventi chirurgici (il più diffuso è la cataratta ). Lo si legge nel Rapporto PIT Salute 2010 , intitolato Diritti: non solo sulla carta” , presentato il 18 novembre 2010 al Senato da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. Presunti errori medici, soprattutto in oncologia e ortopedia, e liste d’attesa troppo lunghe, in particolare per ecografie e TAC: sono questi i due mali della sanità italiana che, nel 2009, i cittadini hanno segnalato con maggior frequenza. Nell’area della chirurgia il 2009 ha visto in testa per i lunghi tempi di attesa gli interventi di chirurgia generale (20,7%), a cui seguiva l’ortopedia (20%, in diminuzione dell’8,1% rispetto al 2008). Si aspetta anche più di un anno per i primi e quasi un anno e mezzo per un intervento ortopedico. Al terzo posto della classifica nel 2009 si sono attestati gli interventi oncologici col 18,5%; ma anche l’oculistica non brilla, piazzandosi al quarto posto, col 10,6% delle segnalazioni per il tempo eccessivo trascorso per un intervento.

Non accennano a diminuire le dimissioni improprie dagli ospedali. Inoltre sono carenti le residenze sanitarie e per le lungodegenze, dove tra l’altro non mancano le segnalazioni di mancanza di umanità e incuria nel trattamento.

“Nonostante leggi, linee guida, raccomandazioni e tanti altri strumenti per migliorare la nostra sanità, ci spiace constatare che spesso la gran parte di essi resta sulla carta” – ha affermato Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva –. “Succede per gli errori medici, le infezioni ospedaliere, le liste di attesa, ma anche per diritti basilari come quello di avere accesso alla propria documentazione clinica o di essere rispettati nella propria dignità. Non diciamo che la nostra sanità sia peggiorata, ma ci piacerebbe poter presto affermare che al primo posto ci sono davvero i cittadini e i loro diritti”.

Dal 1996 al 2009 Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato ha raccolto complessivamente circa 228mila segnalazioni in tema di sanità, in media 16mila l’anno. Il Rapporto 2010 ne analizza 66.712 , che sono state lette alla luce di cinque diritti: diritto alla sicurezza (al primo posto nei 14 anni col 28% delle segnalazioni), diritto all’informazione (25% nel periodo 1996-2009), diritto all’accesso (20%) diritto al tempo (10%) e diritto all’umanizzazione (8%, con l’aumento di un solo punto percentuale lo scorso anno).

Notizia pubblicata il 18 novembre 2010. Ultima modifica: 28 novembre 2016

Fonte: Cittadinanzattiva

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