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dieta mediterranea

Dieta mediterranea e salute visiva: mangiare bene potrebbe prevenire la DED?

La dieta mediterranea sembra essere collegata alla longevità, utile anche per la salute visiva, ma non sembra avere effetti diretti sulla sindrome dell’occhio secco

Negli ultimi decenni, i comitati scientifici si sono concentrati sempre di più sull’importanza dell’alimentazione per la salute e sul suo ruolo nello sviluppo delle malattie non trasmissibili.

La dieta mediterranea, in particolare, è stata correlata alla longevità e sembra essere un vero e proprio scudo protettivo per la salute.

Sebbene lo stile di vita mediterraneo includa anche aspetti non nutrizionali, i tratti distintivi di questo regime alimentare sono diversi e caratterizzanti come ad esempio l’elevato consumo di verdura, frutta, noci, legumi e cereali, un consumo più parsimonioso di carni e latticini, tutto in combinazione con un’assunzione moderata di alcol, principalmente vino.

La composizione nutrizionale di quest’alimentazione, in particolare il rapporto tra acidi grassi essenziali omega-6 e omega-3, il basso contenuto di acidi grassi saturi e le elevate quantità di acido oleico, fibre alimentari, antiossidanti e polifenoli, favorisce l’assunzione di cibi con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitrombotiche.

Il lavoro di ricerca pubblicato su ScienceDirect ha l’obiettivo di indagare se l’adozione di una dieta mediterranea possa essere associata a una minore incidenza della DED (dry eye disease), una condizione degli occhi caratterizzata da un’infiammazione della superficie oculare.

Nel contesto della coorte Lifelines dei Paesi Bassi settentrionali, sono stati analizzati i dati relativi alla dieta e ai livelli di Proteina C Reattiva.

Lifelines è uno studio di coorte prospettico multidisciplinare che coinvolge la popolazione, volto a esaminare i comportamenti legati alla salute di 167.729 individui. I partecipanti, prevalentemente di origine europea, sono stati reclutati tra il 2006 e il 2013 tramite i medici di base o attraverso auto-iscrizione e sono stati seguiti per almeno 30 anni. Il protocollo dello studio ha ottenuto l’approvazione dal comitato etico medico dell’University Medical Center di Groningen ed è stato condotto in conformità con la Dichiarazione di Helsinki. L’assunzione alimentare abituale e i modelli dietetici sono stati valutati utilizzando un questionario specifico sulla frequenza alimentare sviluppato dalla Wageningen University and Research.

Inoltre, questo è stato il primo studio epidemiologico di grandi dimensioni a valutare la relazione tra dieta mediterranea e DED nella popolazione.

Tale ricerca scientifica, ha presentato, però diverse limitazioni a causa della sua natura trasversale, non potendo determinare la causalità delle associazioni studiate, in quanto ad oggi non è stata trovata nessuna relazione tra hsCRP e DED.

In conclusione, mentre la dieta mediterranea è universalmente celebrata per i suoi molteplici vantaggi, tra cui le proprietà antinfiammatorie ben documentate, è importante notare che l’effetto protettivo contro la DED potrebbe non essere così ampio come inizialmente ipotizzato. Questo suggerisce che altri fattori, oltre alla semplice aderenza a questo modello alimentare, potrebbero influenzare lo sviluppo della condizione. Sottolineare questa constatazione potrebbe aiutare a guidare ulteriori ricerche volte a comprendere appieno la complessità della relazione tra dieta e salute degli occhi.

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