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Dieta a base di pesce per prevenire la cecità

Il pesce fa bene alla vista (Fonte: freephotobank)Dieta a base di pesce per prevenire la cecità Gli omega-3 proteggono dai danni retinici provocati dall’AMD

23 luglio 2009 – Più pesce nella dieta, più luce nella vita. Si potrebbe sintetizzare così un nuovo studio americano condotto sull’alimentazione, che conferma l’importanza degli omega-3, gli acidi grassi che proteggono la retina dai danni provocati dall’AMD (degenerazioneVisione di malato di AMD (stadio avanzato) maculare legata all’età). Si vuole, infatti, scongiurare una malattia che può colpire dopo i 55 anni, provocando una deformazione progressiva delle immagini al centro del campo visivo fino alla comparsa di veri e propri ‘buchi neri’, che rendono sempre più difficile la lettura, il riconoscimento dei volti e la guida.

Questa ricerca, diretta da Chi-Chao Chan presso il National Eye Institute statunitense, è stata condotta su cavie di laboratorio, ma precedenti studi confermano la validità dei risultati anche sugli esseri umani. Altre ricerche che sta conducendo l’_quipe di Chan studiano l’effetto delle molecole antiossidanti e delle terapie geniche locali (si sostituisce il gene malato con uno sano per curare una malattia dovuta al Dna).

Secondo l’Oms l’AMD è la prima causa di cecità e ipovisione in Occidente: 41 disabili visivi su 100 devono la loro Retina colpita da AMD: la forma secca è considerata incurabile ma si può prevenirecondizione alla patologia che colpisce la macula (la zona centrale della retina). Attualmente è ritenuta trattabile solo la forma umida, quella meno comune (15% dei casi) ma a più rapida evoluzione rispetto alla forma secca. Soprattutto per quest’ultima, quindi, la prevenzione è fondamentale: oltre a una dieta sana (ricca di pesce, verdure a foglia verde e noci) è indispensabile smettere di fumare e praticare un’attività fisica regolare. Inoltre, è assolutamente consigliabile privilegiare una dieta varia ma povera di grassi, tenendo sempre sotto controllo la linea, il colesterolo e la pressione sanguigna; si è più a rischio se ci sono altri casi in famiglia di degenerazione maculare legata all’età. Portare gli occhiali da sole nelle ore di maggiore intensità luminosa è, soprattutto d’estate, una buona abitudine.

Note: Con iniezioni nel bulbo oculare dette intravitreali: si tratta di sostanze antiangiogeniche, capaci cioè di bloccare la proliferazione incontrollata dei vasi retinici dannosi. Inoltre si può ricorrere al trattamento laser.

Per consultare un opuscolo sull’AMD clicca qui. Per testare la tua vista clicca qui.

Referenza originale: Tuo J, Ross RJ, Herzlich AA, Shen D, Ding X, Zhou M, Coon SL, Hussein N, Salem Jr N, Chan C-C: “A high omega-3 fatty acid diet reduces retinal lesions in a murine model of macular degeneration”. American Journal of Pathology, 2009 175: 799-807 (abstract).

Fonte: American Journal of Pathology (comunicazione a cura del National Eye Institute).Numero Verde di assistenza oculistica (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13). Risponde un medico oculista se si scrive anche nel forum del sito della IAPB Italia onlus . E-mail: info@iapb.itNota: per variare la dimensione dei caratteri premere il tasto Ctrl assieme ai tasti +/- oppure girare la rotellina del mouse mentre si tiene premuto Ctrl.

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