Diabetici, più attenzione alla retina Negli Usa è la prima causa di cecità tra gli adulti con meno di 60 anni 15 febbraio 2010 – Sotto i 60 anni è considerata la prima causa di cecità negli adulti in Paesi benestanti come gli Usa: è la retinopatia diabetica, malattia oculare cronica che può causare danni oculari permanenti se non si tiene sotto controllo la glicemia (livello di zuccheri nel sangue). A sostenerlo è Thomas C. Lee, direttore del Centro per la Visione del Childrens Hospital di Los Angeles. Secondo i dati forniti dallo stesso ospedale, negli Stati Uniti la retinopatia diabetica colpisce 5,3 milioni di adulti: tra questi ve ne sono circa 24mila che ogni anno perdono la vista. I diabetici si stima che siano, in tutto, quasi 21 milioni (di cui circa 6 milioni non diagnosticati). In Italia, secondo l’Istat, nel 2005 il diabete colpiva circa il 14,5% della popolazione anziana con più di 65 anni e il 4,3% dell’intera popolazione (pari attualmente a oltre due milioni e mezzo di persone). La via maestra per la prevenzione della retinopatia diabetica rimane il controllo del diabete: il tipo II si cura con la dieta e con farmaci ipoglicemizzanti, mentre il tipo I (quello più grave anche per la vista) richiede la somministrazione d’insulina. Infatti nei diabetici quest’ultimo ormone – che consente il controllo degli zuccheri nel sangue con l’aiuto del fegato (che funge da “magazzino”) – viene secreto in misura insufficiente dal pancreas. Quando i vasi retinici proliferano in modo incontrollato si può ricorrere a un trattamento laser per bruciare piccole zone della retina, riducendo così le dimensioni dei capillari anormali e impedendo che questi si moltiplichino fino a ridurre le capacità visive.
Fonti principali: Childrens Hospital di Los Angeles, Istat (“Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari, 2 marzo 2007, dati relativi al 2005).