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Cristallino limpido e cristallino con cataratta

Cristallino hi-tech contro la cataratta

Cristallino limpido e cristallino con catarattaCristallino hi-tech contro la cataratta Realizzato con un materiale fotosensibile, può essere modificato dopo l’impianto 19 gennaio 2010 – La sua forma può essere plasmata con un’intensa luce ultravioletta al fine di correggere i difetti visivi residui: è il cristallino hi-tech, impiantato durante un’operazione avveniristica di cataratta effettuata a Milano presso l’Ospedale S. Giuseppe. La lente speciale, sviluppata in California, è composta da un polimero di silicone scoperto da un premio Nobel per la chimica del 2005 (Robert H. Grubbs, vincitore assieme a Yves Chauvin e Richard R. Schrock).Operazione di cataratta “Grazie alla realizzazione di questo speciale materiale fotosensibile, la lente – assicura Federico Badalà, che con Fulvio Begamini ha operato – cambia forma in risposta ai raggi ultravioletti e può essere modificata, in modo assolutamente sicuro e indolore, anche dopo essere stata impiantata nell’occhio, semplicemente usando un raggio di luce”. La chirurgia per la cataratta consiste nella rimozione del cristallino opaco e nella sua sostituzione con un cristallino artificiale. Dopo l’impianto della lente fotosensibile, i pazienti devono però portare occhiali speciali (dotati di un filtro contro i raggi ultravioletti naturali), che servono per proteggere l’occhio per le prime settimane, fino a quando non viene effettuata la cosiddetta ‘personalizzazioné. La lente può essere modificata per correggere non solo l’astigmatismo, ma anche la miopia e l’ipermetropia. Il risultato è, naturalmente, un miglioramento della qualità visiva. L’intervento può essere effettuato in convenzione col Servizio sanitario nazionale. Un intervento dello stesso tipo è stato eseguito anche a Verona, presso l’ospedale di Borgo Trento, da Roberto Bellucci, direttore della Clinica Oculistica dell’Ospedale Maggiore. Anche in questo caso, infatti, è stata impiantata una lente in silicone fotosensibile, di cui si può modificare il potere refrattivo dopo l’intervento.

Fonti: multimedica.it, tgVerona. Ultimo aggiornamento: 28 gennaio 2010

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