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cosa vede un neonato?

Cosa vede un neonato?

Quando si viene al mondo, l’occhio è anatomicamente sviluppato, ma la capacità di vedere si apprende nei primi anni di vita, migliorando di mese in mese in un processo lento che porta alla completa maturazione del visus intorno ai 6 anni

La vista di un neonato è la stessa di un feto alla 36 settimana di gravidanza: è possibile la concentrazione su oggetti di grandi dimensioni ad una distanza ravvicinata di circa 20-25 cm, ma il mondo esterno appare loro confuso perché il cervello non è ancora pronto ad elaborare le informazioni visive.

La capacità di concentrazione e l’acuità visiva, ossia l’abilità di discernere forme e dettagli in ciò che si vede, nei neonati è inferiore a 1/10 ed incomincia a migliorare intorno ai 6 mesi di vita.

Tale processo è conosciuto come emmetropizzazione mediante il quale l’occhio umano passa da uno stato di ametropia, generalmente identificata con l’ipermetropia, ad uno di emmetropia, ossia la condizione oftalmologica nella quale si raggiunge la rifrazione ideale di un occhio.

Possiamo quindi dire che tutti i bambini, inizialmente, soffrono di ipermetropia che tende, poi, a diminuire o sparire con l’adolescenza.

Gli occhi di un neonato sono circa due terzi delle sue dimensioni da adulto e vedono, prevalentemente, sfumature di grigio scure e chiare, infatti, il riconoscimento del colore inizia intorno ai 3 mesi, quando le cellule dei coni iniziano a maturare.

Lo sviluppo di ogni bambino è unico e i traguardi possono essere raggiunti in momenti diversi dello sviluppo nei primi mesi di vita.

Di seguito, i vari step che normalmente possono essere presi in considerazione come riferimento per comprendere lo sviluppo dell’acuità visiva dei bambini:

  • Dalla nascita al primo mese di vita: il bambino è in grado di fissare oggetti a una distanza compresa tra 20-25 cm ed inizia a seguire gli oggetti in movimento e la luce;
  • Da 1 a 2 mesi: il visus è nitido ad una distanza compresa tra 25-50 cm, è in grado di fissare i volti, distinguere le immagini in bianco e nero ed inizia a sviluppare le lacrime;
  • Da 2 a 5 mesi: comincia a notare oggetti familiari fino a 50 cm di distanza e segue volti e luce;
  • Da 5 a 7 mesi: sviluppa una visione dei colori completa ed è in grado di girare la testa per vedere gli oggetti;
  • Da 7 a 12 mesi: sviluppa movimenti oculari indipendenti, comincia a notare oggetti più piccoli, percepisce la profondità ed è in grado di seguire oggetti e luce in rapido movimento;
  • Da 1 a 1,5 anni: il bambino presenta una chiara visione a distanza, percepisce la profondità degli oggetti ed è in grado di eseguire movimenti oculari raffinati;
  • da 1,5 a 2 anni: si sviluppa la motricità fine (l’insieme di piccoli movimenti muscolari di mani, piedi, volto e bocca che permettono al bambino di nutrirsi, reagire all’ambiente e muoversi in maniera autonoma) e della capacità di disegnare linee rette e cerchi;
  • Da 2 a 3 anni: miglioramento delle capacità di convergenza e focalizzazione, capacità di cambiare la messa a fuoco e migliore la percezione della profondità;
  • Da 3 a 4 anni: la visione da lontano è di circa 7-8/10 ed è in grado di riconoscere forme e lettere visive complesse;
  • Da 4 a 6 anni: La visione è chiara a tutte le distanze; infatti, il visus raggiunge valori normali (10/10) come quelli dell’adulto.

Ma quali sono i segni di problemi alla vista in un bambino?

È bene osservare con attenzione se il bambino riesce a prestare attenzione ai volti o agli oggetti che lo circondano. Se inclina ripetutamente la testa e socchiude gli occhi sono movenze esplicative di una cattiva messa a fuoco.

Anche se non vengono presentati i casi sopraelencati, è fondamentale sottoporre i bambini a visite oculistiche periodiche: alla nascita, entro i tre anni e prima di cominciare la scuola.

Ricordiamo, inoltre, che i bambini non sono esonerati da complicazioni oculari, che anche se comuni, devono essere curate da un medico oculista. Bisogna prestare attenzione a:

  • Una lacrimazione eccessiva che può essere segno di un’ostruzione dei dotti lacrimali;
  • Palpebre rosse e screpolate che possono suggerire un’infezione agli occhi;
  • Rotazione costante degli occhi, facilmente correlata ad un problema con il controllo dei muscoli oculari e suggerire uno strabismo;
  • Estrema sensibilità alla luce, indice di una pressione anomala nell’occhio e possibile presenza di glaucoma
  • Aspetto della pupilla che, qualora mostri delle anomalie, potrebbe indicare la presenza di un retinoblastoma

L’uso di dispositivi elettronici e, quindi l’esercitazione della vista su uno schermo digitale è sconsigliato fino ai 2 anni di età e dai 2 ai 4 anni l’utilizzo non dovrebbe superare la durata di un’ora al giorno.

Per un corretto sviluppo della vista è bene, invece, incoraggiare la lettura, il disegno e i giochi manuali.

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