Dagli anni ’50 ad oggi: le lenti intraoculari sono uno degli impianti più innovativi della medicina
Una lente intraoculare è un dispositivo medico chirurgico impiantabile costituito da una lente artificiale, appunto, che sostituisce quella naturale dell’occhio ed è usata per il trattamento della cataratta o della miopia.
Il primo impianto di lenti intraoculari, IOL, è avvenuto oltre 70 anni fa per mano di Sir Harold Ridley.
Il suo lavoro ed i rispettivi risultati furono presentati per la prima volta all’Oxford Ophthalmology Congress nel 1951, ma le sue idee furono accolte con critiche e viste con occhio ostile per diversi decenni.
La IOL è uno degli impianti più innovativi della medicina: inizialmente presentato come un trattamento per l’afachia e la correzione refrattiva, oggi è un “ponte” tra la cataratta e la chirurgia refrattiva.
Esistono due tipologie di lenti intraoculari: le lenti pseudofachiche, che vengono impiantate dopo la rimozione chirurgica del cristallino naturale opacizzato; le lenti intraoculare fachiche, che vengono poste sulla lente naturale esistente e sono utilizzate nella chirurgia refrattiva come trattamento per la miopia.
Una volta impiantata, la lente intraoculare resta nell’occhio del paziente tutta la vita; di qui l’importanza di una pianificazione e di una selezione dell’impianto che richiedono un processo complicato e conoscenze all’avanguardia al fine di fornire risultati ottimali.
Un articolo pubblicato sull’ American Accademy of Ophthalmology riporta i numeri di diverse ricerche: circa 1000 pubblicazioni l’anno sull’argomento, 11.6 milioni di visite ai siti inerenti alla tematica.
Per questo motivo l’accademia americana ha presentato un raccolto di studi e ricerche da utilizzare come risorsa, soprattutto per medici del campo.