Concluso l’ARVO, un Nobel dagli oculisti L’appuntamento di respiro mondiale si è svolto negli Usa dal 5 al 9 maggio 2013 10 maggio 2013 – Sono circa 13 mila i partecipanti dell’ARVO 2013 (The Association for Research in Vision and Ophthalmology): si tratta di un appuntamento fondamentale dell’oculistica mondiale che si è svolto a Seattle (Usa) dal 5 al 9 maggio. Quest’anno è intervenuto persino un premio Nobel: è Oliver Smithies, che ha conquistato nel 2007, assieme a Mario Capecchi e Martin Evans, il premio per la medicina conferito dall’Accademia di Stoccolma. I tre hanno scoperto, infatti, i principi per “introdurre specifiche modifiche genetiche nei topi sfruttando le staminali embrionali”. Insomma, sono considerati oggi dei maestri della manipolazione genetica a scopo sperimentale: si possono indurre geneticamente una serie di malattie nelle cavie di laboratorio, per poi studiare gli effetti dei trattamenti sperimentali. I temi che sono stati affrontati dai relatori durante l’ARVO vanno dalle tematiche classiche dell’oculistica (cataratta, glaucoma, ecc.) fino a questioni più specifiche. Non ci si è occupati tuttavia esclusivamente di malattie degli occhi, ma anche di neurologia della visione, di esami specialistici quali l’ OCT (che consente la visualizzazione degli strati retinici) e di trattamenti farmacologici contro una serie di malattie oculari. Durante l’ARVO ci si è occupati anche di salute globale e salute pubblica, in particolare con Christopher Murray, professore americano che in passato ha lavorato per l’Oms.
Fonti principali: Arvo, nobelprize.org
Ultima modifica: 13 maggio 2013