L’American Academy of Ophthalmology dà sette consigli utili per proteggere i nostri occhi dai raggi ultravioletti
Non è vero che più gli occhiali da sole sono scuri, più sono filtranti: è una fake news, almeno quando parliamo di raggi ultravioletti (UV”). Lo evidenzia chiaramente l’American Academy of Ophthalmology (AAO), una delle società scientifiche più autorevoli al mondo che, nel proprio sito ufficiale, elargisce sette consigli per chi voglia proteggere i propri occhi dai potenti raggi solari estivi.
“Un’esposizione di lungo periodo al sole, senza le giuste protezioni, può aumentare il rischio di patologie oculari, tra cui cataratta, pterigio e tumore oculare”, avverte l’American Academy.
Bisogna tenere a mente che le lenti devono essere di buona qualità perché, quando sono scure, le pupille si dilatano, per cui aumenta il rischio che penetrino negli occhi troppi raggi nocivi se non c’è un livello di protezione adeguato. Per questo è opportuno acquistare occhiali dotati di filtri a norma di legge (certificati dal produttore): occorre che sia presente il marchio CE nei Paesi dell’Unione europea, che deve essere impresso e non applicato. [[Normativa 89/686/CE]]
Occhio agli occhiali
Più nello specifico l’American Academy consiglia di:
- scegliere occhiali da sole che bloccano sia la radiazione UVA che UVB tra il 99 e il 100 per cento.[[Ci può essere scritto sulla montatura UV100, UV400, ecc.]] Mentre i raggi UVB sono completamente bloccati dalla cornea, lo strato più superficiale che costituisce la prima barriera esterna per l’occhio, gli UVA possono arrivare in minima percentuale fino alla retina ed essere particolarmente nocivi;
- se si dubita dell’autenticità delle etichette, è opportuno rivolgersi a un negozio affidabile (ad esempio un ottico), dove si potrebbe anche testare la capacità filtrante degli occhiali da sole;
- prendere la montatura più grande possibile: più è avvolgente, più – spiega l’AAO – le lenti “possono aiutare a ridurre la quantità di UV che penetrano lateralmente nell’occhio”;
- non lasciarsi ingannare dal colore: le lenti più scure non bloccano maggiormente i raggi ultravioletti (casomai riducono la sensazione di abbagliamento);
- non pensare che gli occhiali da sole economici non consentano una protezione adeguata;
- non dimenticare di proteggere i bambini [[Su questo punto i pareri degli oculisti possono essere diversi. Mentre chi è favorevole all’uso degli occhiali scuri sin da piccoli sostiene spesso che, durante l’infanzia, l’occhio assorba circa l’80 per cento dei raggi solari che vengono assorbiti nel corso di tutta la vita, chi sostiene che non siano necessari sottolinea come i raggi solari siano importanti per il corretto sviluppo del bulbo oculare]];
- considerare l’opportunità di prendere delle lenti polarizzate (dette anche “polarizzanti”): riducono il riflesso di superfici come l’acqua, la neve, i vetri, il parabrezza dell’auto o la pavimentazione lucida.
Come orientarsi?
Dunque se manca una marcatura CE autentica gli occhiali non sono conformi alla normativa. Inoltre per legge gli occhiali da sole devono essere accompagnati da una nota informativa. Queste regole sono contenute nella direttiva comunitaria 89/686/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo n. 475 del 1992.
Esistono ben quattro categorie di filtro solare, indipendente dal colore delle lenti (che risulta ininfluente rispetto al potere filtrante):
- categoria 0-1: filtro trasparente, molto chiaro o chiaro, per locali chiusi e giornate con poca illuminazione;
- categoria 2: filtro medio, per illuminazioni medie e giornate nuvolose;
- categoria 3: filtro scuro per uso generale in pieno sole;
- categoria 4, filtro molto scuro per forti illuminazioni, alta montagna, superfici riverberanti. “Le lenti di categoria 4 – precisa la Camera di Commercio di Ancona – non sono idonee alla guida”.
Oltre che di tipo “normale”, i filtri solari delle lenti possono essere:
- fotocromatici: che si scuriscono al sole e schiariscono all’ombra, adattandosi così meglio a condizioni di luminosità variabile;
- polarizzanti: che filtrano anche i riflessi e, oltre a proteggere gli occhi, migliorano la visibilità;
- degradanti: sono “considerati particolarmente adatti alla guida – scrive ancora la Camera di Commercio di Ancona – perché permettono una notevole attenuazione della luce solare e una visibilità della strada ottimale” (approfondisci).
A qualsiasi tipo di lente può applicarsi il trattamento specchiatura, utile in condizioni di luce molto intensa, come sulla neve e sui ghiacciai.
Infine c’è anche la possibilità di prendere un copriocchiali (clip-on) dotato di filtri a norma di legge, possibilmente polarizzati, da applicare sui propri occhiali da vista prescritti da un oculista.
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Fonti: AAO, Camera Comm. Ancona