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Facciata del Policlinico A. Gemelli di Roma

Collirio migliora la vista di persone con tumori alle vie ottiche

Facciata del Policlinico A. Gemelli di RomaCollirio migliora la vista di persone con tumori alle vie ottiche Il fattore di crescita neuronale scoperto da Rita Levi Montalcini ha giovato a otto pazienti oncologici 27 giugno 2011 – Poche gocce di un collirio sperimentale instillato ripetutamente hanno migliorato la vista di sei bambini, un adolescente e un adulto colpiti da tumori alla vie ottiche. I pazienti affetti da gliomi – che rappresentano la metà dei tumori cerebrali e in due casi su tre sono maligni – possono, infatti, subire una riduzione temporanea dell’acuità visiva che è stata contrastata grazie al Nerve Growth Factor (NGF), un fattore di crescita delle cellule nervose scoperto dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini. È questo, in sintesi, il risultato di una sperimentazione condotta principalmente da ricercatori dell’Università Cattolica di Roma attraverso due studi pilota su persone colpite da gravi deficit visivi dovuti a tumori delle vie ottiche. I pazienti – colpiti da atrofia avanzata del nervo ottico (che comporta la morte delle cellule nervose) – hanno beneficiato di un miglioramento visivo significativo dopo 10 giorni di instillazione del collirio. Tale miglioramento si è mantenuto anche dopo la fine della cura, com’è emerso da un confronto tra le persone trattate e quelle che non avevano ricevuto il principio attivo. L’incremento della funzionalità del nervo ottico è stato, tra l’altro, riscontrato grazie a esami specifici chiamati potenziali evocati visivi . L’équipe di ricercatori è stata coordinata da Riccardo Riccardi, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Pediatrica del Policlinico A. Gemelli di Roma. Al lavoro – pubblicato su Neurorehabilitation and Neural Repair, rivista ufficiale della Società americana di neuroriabilitazione – hanno partecipato anche Vincenzo Parisi (ricercatore della Fondazione G. B. Bietti) e Antonello Fadda (scienziato dell’Istituto Superiore di Sanità). “Il Nerve Growth Factor (NGF) è una neurotrofina – ha spiegato Antonio Chiaretti dell’Istituto di Clinica pediatrica del Gemelli –, fondamentale per lo sviluppo e la sopravvivenza dei neuroni del Sistema Nervoso Centrale e Periferico. Per la sua azione neuroprotettiva, la somministrazione intracerebrale di NGF è stata già sperimentata per il trattamento di alcune patologie neurologiche degenerative, quali il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer”. Però questo fattore di crescita neuronale sembra avere anche altre proprietà. Infatti “è stato dimostrato – ha affermato il professor Benedetto Falsini dell’Unità operativa di Oftalmologia dell’Università Cattolica di Roma – che la somministrazione congiuntivale di NGF è efficace nel trattamento di pazienti con ulcere corneali e con gravi deficit visivi secondari al glaucoma ”.

Fonti principali: Università Cattolica del Sacro Cuore , Neurorehabilitation and Neural Repair .

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