Negli ultimi anni, la complicanza legata alle lenti (CLD), è emersa come una sfida significativa per coloro che utilizzano le lenti a contatto. Uno studio recente, pubblicato su Sciencedirect.com, ha individuato un’alterazione nell’espressione genica correlata all’usura delle lenti, identificandola come la causa principale del disturbo
Le lenti a contatto rappresentano un valido strumento per la correzione delle alterazioni visive, eppure la maggioranza degli utenti interrompe il loro utilizzo a causa di una ridotta comodità, nota come “fastidio associato alle lenti” o CLD.
La CLD è descritta come una condizione caratterizzata da sensazioni oculari avverse, sia episodiche che persistenti, legate all’utilizzo delle lenti a contatto.
Queste sensazioni possono verificarsi con o senza disturbi visivi e sono il risultato di una scarsa compatibilità tra le lenti e la superficie oculare.
Questa condizione può portare a una diminuzione del tempo di utilizzo e, nei casi più gravi, alla sospensione.
Il fastidio associato alle lenti a contatto è un problema frequente, le stime derivate da studi basati sulla popolazione e su trial clinici indicano una frequenza della CLD compresa tra il 31% e il 79% dei portatori; si afferma quindi che circa la metà dei portatori di lenti soffra di questo problema.
Sono stati, inoltre, evidenziati cambiamenti nei livelli di citochine, fattori di crescita e mediatori infiammatori nel liquido lacrimale di chi indossa lenti a contatto.
Uno studio pubblicato su Sciencedirect ha identificato delle alterazioni nell’espressione genica associate all’usura delle lenti a contatto e alla comparsa della CLD.
Tale studio ha rivelato delle modifiche nell’espressione di geni legati al dolore e all’infiammazione, in particolare quelli associati all’analgesia.
È importante notare che la dimensione ridotta del campione di studio (60 partecipanti caucasici, di cui 44 donne e 16 uomini) limita la completa affidabilità di tali risultati.
Sebbene le cause delle problematiche legate all’uso delle lenti siano ancora poco chiare, alcuni ricercatori suggeriscono che la CLD possa essere dovuta a uno squilibrio nei meccanismi di adattamento meccanico.
Lo studio costituisce quindi un punto di partenza, confermando che i cambiamenti nell’espressione genica delle cellule epiteliali congiuntivali possono spiegare o contribuire all’insorgenza della CLD.
Tale lavoro pone le basi per ulteriori ricerche, offrendo una prospettiva sulla possibile correlazione tra espressione genica e comparsa della CLD.