di ampia portata”, ha affermato Bruno Rossion, ricercatore presso il Dipartimento di psicologia dell’Istituto di neuroscienze dell’Università cattolica di Lovanio, in Belgio. “In ultima analisi, attraverso una migliore comprensione di questa funzione faremo straordinari progressi per capire come il cervello operi nel suo complesso, sviluppando strumenti per rilevare le sue disfunzioni che speriamo di poter contribuire a rimediare”. L’incapacità di riconoscere un volto può essere dovuta a varie cause, che possono persino essere locali, ad esempio retiniche: se muoiono le cellule della macula, ad esempio a causa della degenerazione maculare legata all’età, spesso si perde la visione centrale. Però la degenerazione può presentarsi persino a livello della corteccia cerebrale, in particolare nella zona posteriore del cervello: in questo caso si può essere affetti dalla malattia di Alzheimer o da altre patologie come l’autismo. Dunque questo test potrebbe essere impiegato anche nella diagnosi di malattie neurodegenerative cerebrali.
Fonti: ARVO , Journal of Vision .