Coinvolte molte città in Lombardia, Lazio e Sicilia. Migliaia di cittadini informati sulla maculopatia e sui possibili danni visivi con ‘Non perdiamoci la vista’
Un’iniziativa che, nonostante il maltempo dell’esordio, è stata contraddistinta da una buona partecipazione dei cittadini ed è stata complessivamente molto apprezzata.
Sono oltre cinquemila i controlli retinici gratuiti effettatuati, a novembre 2014, in Lombardia, Lazio e Sicilia nell’ambito della campagna “Non perdiamoci la vista”, una campagna promossa dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus [[In collaborazione con Novartis]]. Quasi 16 mila persone hanno ricevuto informazioni sulla degenerazione maculare legata all’età (l’AMD è una patologia invalidante che colpisce prevalentemente dopo i 55 anni compromettendo il centro della retina, la zona funzionale e più fotosensibile dell’occhio).
L’iniziativa itinerante ha quindi toccato altre regioni della Penisola l’anno seguente.
Una diagnosi precoce può salvare la vista
Sei Unità mobili oftalmiche hanno toccato il primo anno le piazze di 30 città nelle tre regioni citate (al Nord, al Centro e al Sud), in modo da offrire ai cittadini informazioni sulle maculopatie ed effettuare controlli retinici gratuiti finalizzati ad accertare l’insorgenza della degenerazione maculare legata all’età (mediante “scansione” della retina con OCT). Il riconoscimento precoce di questa malattia può infatti consentire di arrestare o di rallentare il progredire della malattia, almeno nelle forme più gravi a rapida evoluzione (AMD umida, il 10-15% dei casi).
L’iniziativa autunnale itinerante si è quindi conclusa il 29 novembre 2015
Molti controlli retinici gratuiti, centinaia di diagnosi
La campagna ha incontrato il favore della cittadinanza e l’affluenza è stata sempre numerosa ed entusiastica, spesso sfidando condizioni meteorologiche avverse. In totale, nelle tre regioni coinvolte inizialmente, in meno di un mese sono stati effettuati 5.047 controlli retinici gratuiti su 2.330 donne e 2.717 uomini di età media 66 anni. Lo staff presente nelle piazze a supporto dei clinici ha fornito informazioni a 15.992 persone, distribuendo opuscoli informativi sulla degenerazione maculare legata all’età e sulle principali patologie oculari in età adulta.
Il professore Edoardo Midena, Direttore Clinica Oculistica della Azienda Ospedaliera-Università di Padova e responsabile del centro di supporto in remoto al personale sanitario presente sulle Unità mobili oftalmiche, ha commentato così:
Il dato più importante emerso dalla campagna è che in circa il 20% dei casi sono stati rilevati segni precoci (o molto iniziali) della maculopatia, spesso in assenza di sintomi. A queste persone è stato raccomandato di effettuare controlli periodici che consentiranno, in caso di necessità, di valutare eventuali interventi per prevenire la progressione della malattia verso le forme più gravi, preservando il più a lungo possibile la funzione visiva.
Per una cultura della prevenzione dei disturbi visivi
L’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità ha dichiarato:
Siamo molto contenti del successo di questa iniziativa, che testimonia la crescente sensibilità della popolazione italiana sul tema riguardo ai problemi della salute oculare. Soprattutto nel caso di patologie come le maculopatie, fortemente invalidanti e spesso difficili da riconoscere, iniziative come queste sono fondamentali per diffondere conoscenza, favorire la diagnosi precoce e accrescere l’attenzione delle istituzioni, fornendo un aiuto importante nella lotta alla cecità evitabile.
La campagna ha coinvolto tutti gli interlocutori di riferimento, oculisti, medici di medicina generale, media, opinion leader, pazienti e il resto dell’opinione pubblica: solo in questo modo è possibile creare nel nostro Paese una vera cultura della prevenzione dei disturbi visivi.
Pagina pubblicata il 29 ottobre 2014. Ultima modifica: 24 agosto 2018