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Blefarite

Blefarite

Blefarite

Cos’è la blefarite?

La blefarite consiste in un’infiammazione del bordo ciliare della palpebra (in greco blépharon).

Che sintomi dà?

I sintomi classici dell’infiammazione: bruciore e sensazione di calore sul bordo palpebrale. Molto frequente è anche il prurito, a causa del quale si tende a strofinare la palpebra con la mano. Quest’ultimo comportamento va però evitato, in quanto favorisce l’infiammazione, provocando, a lungo andare, microlesioni della cute palpebrale. A questa sintomatologia tipica delle forme lievi si aggiunge, nelle blefariti gravi, il gonfiore palpebrale, il dolore localizzato esacerbato dall’ammiccamento (che diventa irregolare) e, in ultimo, l’intolleranza alla luce (fotofobia).

Da cosa è provocata?

Le blefariti possono essere provocate da un’alterata secrezione delle ghiandole palpebrali di Meibomio (secrezione sebacea ricca di lipidi), da vizi refrattivi non corretti (in particolare ipermetropia e astigmatismo), malattie della pelle (come l’eczema seborroico), turbe alimentari (avitaminosi e dispepsie), patologie come il diabete o l’accumulo eccessivo di grassi nel sangue e, inoltre, da fattori allergici e ambientali (polveri, fumo). I batteri (stafilococchi, streptococchi) possono essere la causa primaria oppure complicare la blefarite stessa. Sul bordo palpebrale possono essere presenti piccole squame bianche simili a forfora, piccole croste e, nelle forme più gravi, si può arrivare alla formazione di vere e proprie ulcere.

Come si esegue la diagnosi?

La diagnosi si basa sulla presenza dei segni e sintomi palpebrali che vengono valutati durante l’esame obiettivo eseguito dall’oculista mediante la lampada a fessura (che consente una migliore osservazione grazie a una “lama” verticale di luce).

Come si cura?

Generalmente a livello locale vengono prescritti dall’oculista colliri antibiotici e antinfiammatori. Tuttavia una cura completa della blefarite non dovrebbe prescindere dal trattamento della patologia primaria che potrebbe averla determinata. Oltre a curare la blefarite bisogna, quindi, esaminare accuratamente la congiuntiva: la cornea potrebbe essere interessata da una cheratite in caso di congiuntivite infettiva. A questo proposito è bene ricordare di non usare lenti a contatto in caso di blefarite infettiva per evitare contaminazioni. Inoltre, l’alterata secrezione delle ghiandole di Meibomio rende il film lacrimale non adatto all’uso di lenti a contatto.

Può diventare cronica?

Sì, può diventarlo. Le blefariti possono presentare una evoluzione subacuta o cronica, con resistenza ai trattamenti terapeutici e spiccata tendenza alle recidive. Pertanto, considerata tale tendenza e la notevole difficoltà di guarigione, per prevenire la blefarite è necessario seguire norme generali igienico-comportamentali.

Il rispetto delle regole igieniche è fondamentale per minimizzare il rischio di ogni tipo d’infezione, compresa la blefarite. Si raccomanda quindi di lavarsi sempre accuratamente le mani, specialmente prima di toccare gli occhi (abitudine, quest’ultima, che dovrebbe però essere evitata il più possibile).

Quando un familiare o un convivente lamenta sintomi riconducibili a una potenziale blefarite o ad altra infezione oftalmica, il consiglio è quello di evitare l’uso promiscuo di oggetti (per la cura personale, non condividendo o cambiando più spesso lenzuola, indumenti o federe) affinché non si verifichi una contaminazione.

Si raccomanda, inoltre, alle donne di evitare l’utilizzo di cosmetici per gli occhi durante l’intera terapia.

È importante lo stile di vita?

Sì, lo è. In particolare è importante seguire una corretta alimentazione ricca di frutta, verdura fresca e proteine magre, come quelle del pollo e del pesce. Al contrario bisogna limitare gli zuccheri e le bevande contenenti caffeina, che potrebbero peggiorare i sintomi della blefarite.

A quali malattie può essere associata?

La blefarite può essere associata a una congiuntivite, manifestandosi quindi come blefarocongiuntivite. Si tratta di un quadro clinico caratterizzato sia da un’infiammazione della congiuntiva che dall’infiammazione del bordo palpebrale.

Blefarite cronica

Specialmente gli anziani possono andare incontro a un’infiammazione cronica del margine ciliare di entrambe le palpebre. Oltre all’arrossamento palpebrale, la blefarite cronica è caratterizzata dalla presenza di depositi simili a forfora tra le ciglia. Il prurito caratterizza quest’affezione che, in genere, viene trattata con l’uso di saponi neutri e lavaggio degli occhi 2-3 volte al giorno.

Vedi anche: Malattie delle palpebre

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