Il The Guardian, insieme con Google e il Royal National Institute of Blind People, ha dato il via ad un progetto inclusivo chiamato Auditorial dando la possibilità di accesso alla narrazione ad un pubblico non vedente e ipovedente.
Leggere un testo, essere parte di una storia, vedere i colori di un video, le immagini che si susseguono: questo è ciò a cui i soggetti ipovedenti o non vedenti, con dolore, devono rinunciare.
Molti ipovedenti, infatti, accedono al giornalismo online attraverso dei software di screen-reading che convertono il testo in audio, donando all’ascoltatore, però, un’esperienza il più delle volte poco piacevole basata su una voce sintetica e monotona.
La narrazione audio è una porta d’accesso all’informazione, così il The Guardian, in cooperazione con Google e il Royal National Institute of Blind People, ha dato il via ad un progetto inclusivo, in cui tutti possono leggere, sentire e vedere delle storie.
Hanno creato Auditorial: un sito web di storytelling nato per dare accesso alle storie a persone ipovedenti e non vedenti.
Il sito web, creato in sette mesi, è stato basato sul podcast Science Weekly del 2018. La storia proposta, simile al podcast originale, si basa su Bernie Krause, uno dei fondatori di un campo noto come ecologia del paesaggio sonoro (soundscape ecology).
Nel corso di circa 15 minuti, la storia esplora gli effetti devastanti della crisi climatica e di altre distruzioni ambientali indotte dall’uomo basandosi sui suoni del mondo naturale, dalle barriere coralline alle foreste pluviali del Costa Rica.
Gli utenti possono premere play per iniziare la storia e regolare le impostazioni in base alle proprie preferenze o esigenze: impostazioni audio, video, controlli di scale, di messa a fuoco e di lettura.
“Il prodotto finale è qualcosa di cui siamo davvero orgogliosi- annuncia il The Guardian- abbiamo imparato molto durante la creazione della piattaforma e le nostre idee sono cambiate man mano che il progetto procedeva; stavamo cercando di fare qualcosa che non era mai stato fatto prima. La speranza è quella di applicare i principi di Auditorial alla nostra tipologia di giornalismo e incoraggiare altri a fare lo stesso”.