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Alla ricerca delle staminali corneali

Alla ricerca delle staminali corneali Se una zona della superficie oculare chiamata limbus non è più attiva si va incontro a cecità 7 luglio 2014 – La cornea è una lente naturale che delimita il confine tra i nostri occhi e il mondo esterno: se diventa opaca si diviene ciechi perché non filtra più la luce attraverso la pupilla. Nel caso in cui una zona ricca di cellule staminali – posta sulla superficie oculare in corrispondenza del bordo dell’iride (il limbus ) – non fornisca più un numero adeguato di cellule di ricambio corneali, normalmente bisogna ricorrere al trapianto di cornea . Ora però un’équipe di ricercatori americani è riuscita a individuare un segno distintivo delle staminali corneali, in modo da coltivarle in vitro e reimpiantarle nell’occhio danneggiato. Una specifica molecola, con un nome simile a una targa automobilistica (ABCB5), contraddistingue infatti le rare staminali limbari dalle altre cellule. L’apporto di staminali limbari si è già rivelato molto utile contro le causticazioni, le ustioni e altri danni della superficie oculare; tuttavia uno dei due occhi deve avere preservato almeno l’integrità di parte del limbus, altrimenti non si possonoOcchio dopo trapianto di staminali limbari prelevare le staminali stesse, che sono vere e proprie cellule rigeneranti dei tessuti. Lo studio è il frutto di una collaborazione tra il Massachusetts Eye and Ear/Schepens Eye Research Institute, il Boston Children’s Hospital, il Brigham and Women’s Hospital and il Veteran Affair Boston Healthcare System .

Leggi anche: “Staminali limbari per rigenerare la cornea

Fonti: Nature , Massachusetts Eye and Ear Infirmary

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