Affollamento visivo per migliorare la visione Un sistema usato per migliorare la lettura dei dislessici può essere applicato universalmente 16 febbraio 2010 – L’effetto di affollamento visivo (molte lettere o numeri in uno spazio limitato) può essere sfruttato per migliorare la visione. Infatti, con una tecnica adottata per aiutare i dislessici a leggere, si allena il cervello a concentrarsi sulle informazioni rilevanti. Lo attesta una nuova ricerca condotta dall’università di Groningen (Olanda), che ha elaborato matematicamente questo aspetto. Imparare a distinguere bene le lettere, evidentemente, fa bene al cervello, il quale riesce a elaborare più facilmente le informazioni verbali percepite. Per poter illustrare il fenomeno il ricercatore olandese Frans Cornelissen ha visualizzato le lettere E e il numero 8 sul monitor. Più si moltiplicavano i simboli alfanumerici sul suo schermo e più erano difficili da riconoscere. “Potremmo definirlo – ha affermato Cornelissen – un problema universale, poiché gli oggetti sono quasi sempre circondati da altri oggetti”. In effetti, specialmente al giorno d’oggi siamo ‘bombardati’ dalle informazioni visive e il nostro cervello deve continuamente decidere cosa sia importante e cosa non lo sia. Di fatto la gente vede meglio se si allena ad orientarsi nell’affollamento di numeri e lettere. In questo modo sia i bordi dei simboli alfanumerici che degli oggetti divengono più nitidi. “L’affollamento, pertanto, è un trucco per aumentare – puntualizza Cornelissen – la nitidezza delle immagini allenando il cervello a distinguere tra le informazioni importanti e quelle inutili”. Nella dislessia evolutiva, che colpisce circa il 3% dei bambini, si presentano errori di lettura: ci può essere un maggiore effetto di affollamento visivo, per cui i dislessici non riescono a dividere le lettere quando sono troppo vicine.
Fonti: Università di Groningen , Asl (Ba).