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L’oncocerchiasi: cecità dei fiumi

L’oncocerchiasi (oncocercosi), detta anche “cecità dei fiumi”, è causata dall’infezione provocata da un verme (nematode), l’Onchocerca volvulus che si riproduce vicino i maggiori corsi d’acqua che attraversano molti paesi dell’Africa equatoriale e dell’America meridionale. Le larve dell’agente vettore della malattia, si sviluppano solamente in acque limpide, molto ossigenate e con scarse sostanze organiche. Il termine “cecità dei fiumi” indica la relazione tra la malattia a livello oculare e l’area abitata dai soggetti malati.

Si ritiene che l’oncocercosi sia, dopo il tracoma, la seconda causa al mondo di cecità prevenibile tra le malattie contagiose. Tuttavia va detto che, grazie agli sforzi mondiali, la patologia sembra essere in via di progressiva riduzione.

La diagnosi di oncocercosi può essere eseguita in qualsiasi fase della malattia, ma bisogna intervenire in tempo per scongiurare danni irreparabili. 

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