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La prevenzione non va in vacanza

La prevenzione non va in vacanza, neppure a Natale!

Il presidente della SOI, Matteo Piovella, in vista del periodo natalizio, ricorda la grave presenza di incidenti domestici che avvengono in questi giorni, fornendo anche una serie di suggerimenti per divertirsi in sicurezza

In inverno, in particolare durante il periodo delle feste natalizie e del Capodanno, si tende ad essere più indulgenti, concedendosi più cibo, facendo le ore piccole e, in generale, assumendo comportamenti non esattamente salutari.

Eppure, anche durante queste giornate, non bisogna dimenticarsi dei propri occhi ed è necessario, anzi, prestar loro ancora maggiore attenzione.

In particolare, il presidente di SOI (Società Oftalmologica Italiana) Matteo Piovella ci tiene a sottolineare la grande incidenza di incidenti dovuti a disattenzione o incuria che, ogni anno, portano moltissime persone a subire anche gravi conseguenze per quanto riguarda la vista.

Tra i maggiori fattori di rischio vanno ricordati, innanzitutto, i fuochi di artificio, una, forse, tra le tradizioni più amate del Capodanno, essi sono, purtroppo, anche estremamente pericolosi. “Nei Paesi dove erano stati vietati, una volta reintrodotti, i traumi oculari sono aumentati di ben 4 volte. Inoltre, è importante sapere che il 70% degli incidenti accadono a ragazzi e bambini, perché ovviamente sono meno esperti – queste le parole del Presidente Piovella che aggiunge- si consiglia sempre di indossare occhiali protettivi, tenendo bene a mente, però, che i fuochi d’artificio possono esplodere senza preavviso e quindi tenerli vicini agli occhi quando si accendono è la cosa più sbagliata da fare”.

Altro momento estremamente delicato, soprattutto per gli occhi, è quello del brindisi.

Infatti, nonostante lo stappo dello spumante possa sembrare un momento divertente ed innocuo, come sottolineato da Piovella “Il tappo dello champagne viaggia a 80 km all’ora, quindi se prende l’occhio può creare uno scoppio del bulbo e, di conseguenza, la necessità di non poterlo riparare e di dover togliere un occhio”.

In merito a ciò, il presidente di SOI si raccomanda di: “Tenere il tappo lontano dagli occhi, togliere la gabbietta di metallo e, soprattutto, di tenerlo freddo, non agitare la bottiglia e togliere il tappo tenendolo con un tovagliolo, in modo che non vada magari a colpire gli occhi di qualcuno dei presenti. Si rischiano traumi molto gravi ma basta un minimo di attenzione per evitare un problema”.

Piovella ci ha poi tenuto a concludere sottolineando come, ancor di più ora che l’assistenza sanitaria è divenuta di difficile reperibilità e che i tempi di attesa si sono allungati notevolmente, bisogna mettere enfasi tutto l’anno sulla prevenzione e, in particolare, sul suo ruolo cruciale che questa ha durante la giovinezza.

Per SOI la crisi del SSN, soprattutto in ambito oftalmico, è “un dramma perché ovviamente dobbiamo informare i cittadini sull’importanza di salvaguardare i propri occhi: ricordo che noi sosteniamo una visita medico-oculistica alla nascita, entro i 3 anni d’età, al primo giorno di scuola, dai 7 ai 12 anni per la miopia, poi passiamo ai 40 anni, ogni due anni fino ai 60 anni, e dopo i 60 anni una volta all’anno. È molto importante. E se il sistema non ce la fa, dobbiamo attivarci noi, soprattutto per i bambini”.

Insomma, tutto l’anno, ma soprattutto durante queste feste, è giusto concedersi degli svaghi ma non si deve mai trascurare la salute della propria vista.

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