Secondo la ricerca pubblicata su ARVO JOURNAL, non esiste una diretta correlazione tra la scorretta assunzione di vitamina A e la miopia, ma la vitamina A rimane fondamentale per la salute degli occhi.
La vitamina A venne individuata da Elmer McCollum in diverse tipologie di alimenti quali: olio di fegato di merluzzo, uova, burro, spinaci, pomodori, carote e mais.
A livello visivo è importantissima per il corretto sviluppo oculare dei bambini, per questo motivo in paesi a basso reddito la cecità infantile è provocata prevalentemente dalla alimentazione carente di vitamina A.
Lo ha dimostrato uno studio angolo-pakistano in cui sono stati esaminati oltre 215 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni: la cecità per malnutrizione è associata ad una malattia oculare in particolare, la xeroftalmia.
La xeroftalmia è una grave patologia dell’occhio il cui aspetto caratteristico è la secchezza oculare, che può degenerare in ulcerazione della cornea e conseguente cecità.
Negli ultimi anni anche la miopia è aumentata nei bambini in tutto il mondo e, in particolare, in Asia.
L’aumento della miopia coinvolge non solo paesi in via di sviluppo, ma anche a medio e alto reddito, come ad esempio l’Australia, Singapore e Hong Kong.
Naturalmente in questa situazione convergono vari fattori: sociali, ambientali e congeniti.
Nonostante ci siano prove effettive che la carenza di vitamina A influenzi negativamente la salute degli occhi, non ci sono al momento ricerche che siano a sostegno di una possibile correlazione tra vitamina A e miopia.
In uno studio pubblicato su ARVO Journal, sono stati analizzati i dati dei partecipanti ad uno studio prospettico generazionale che ha seguito i genitori e la loro prole dal secondo trimestre di gestazione in poi.
Nei partecipanti alla ricerca è stata registrata l’assunzione di vitamina A a 14 anni, a 17, e, infine, a 20.
Non è stata riscontrata nessuna correlazione tra i valori di vitamina A ed errori di refrazione.
C’è una semplice associazione significativa che indica una relazione lineare con la vitamina A e la miopia: un leggero collegamento può avvenire nel momento in cui l’assunzione quotidiana risulta notevolmente minore della dose consigliata, quindi la salute degli occhi potrebbe essere compromessa nella sua totalità e non solo in riferimento alla miopia.
Alla fine dello studio, comunque, non è stata trovata nessuna prova effettiva che i giovani adulti con basso apporto di vitamina A hanno probabilità di avere la miopia a 20 anni di età.
L’assunzione corretta di vitamina A, però, rimane essenziale, come visto sopra, per il corretto sviluppo e la salute dell’apparto visivo.