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Sempre più persone con problemi di vista o addirittura cieche

Il primo rapporto OMS/WHO dice che 2.2 miliardi di persone sono ipovedenti o non vedono affatto. In almeno 1 miliardo si poteva prevenire o si potrebbe curare. Ma il rapporto dice anche che il rischio cresce invece di diminuire. Invecchiamento, povertà dei sistemi sanitari e aumento della popolazione non sono le uniche cause. Diabete, vita al chiuso, lavoro al computer e diagnosi tardive sono altre cause gravi dei problemi alla vista.

In vista della Giornata Mondiale della Vista l’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO) ha rilasciato il suo primo rapporto sulla vista, secondo il quale almeno 2.2 miliardi di persone soffrono di un problema visivo. 1 miliardo di queste non ha ricevuto le cure che avrebbero potuto prevenirlo o non ricevono le cure che potrebbero curarlo.

Le cause di questi rischi per la vista sono molte. E il dato allarmante è che stanno aumentando.

Una parte importante del problema riguarda le risorse. Più povero è un Paese e minore è, tendenzialmente, la capacità di rispondere al bisogno di salute visiva. “È inaccettabile che ci siano 65 milioni di persone cieche quando la loro condizione potrebbe essere risolta con un semplice intervento di cataratta o che 800 milioni di persone facciano fatica ogni giorno perché non possono accedere ad un paio di occhiali”, ha detto il direttore generale dell’Organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Ma i problemi alla vista vanno più in profondità e riguardano anche i paesi sviluppati. L’invecchiamento della popolazione e l’incremento conseguente delle patologie degenerative connesse all’età contribuisce ad aumentare il rischio cecità in termini assoluti anche perché – come nel caso del glaucoma – si tratta di malattie asintomatiche negli stadi iniziali. “Per questo – spiega Francesco Bandello, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Vita-Salute-Istituto Scientifico San Raffaele di Milano e Presidente del Comitato scientifico nazionale di IAPB Italia onlus – è importante farsi visitare con regolarità e prima di avvertire un problema. I danni fatti silenziosamente a retina e nervo ottico, non sono riparabili”.

Anche fattori ambientali e stili di vita pesano in maniera crescente. La miopia aumenta perché aumenta il tempo che si passa al chiuso. Passare più tempo all’aperto – dice espressamente l’OMS – ridurrebbe il rischio. Anche lavorare continuamente “da vicino” – ovvero, nella maggior parte dei casi, al computer – affatica l’occhio e aumenta il rischio di miopia. “L’occhio umano – spiega Bandello – è fatto per vedere oltre i tre metri e il continuo mettere a fuoco da vicino lo stanca molto. Forse troppo”.

Infine, ma non certo ultima per ordine di importanza, è la crescita del diabete di tipo 2 a livello mondiale. È un dato importante per la vista perché praticamente tutte le persone con diabete avranno qualche forma di retinopatia nella loro vita. Una malattia che, se non diagnosticata e controllata per tempo, contribuirà ad aumentare il numero di persone cieche e ipovedenti ancora di più.

Comunicato stampa: WHO launches first World report on vision


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