Una metanalisi su oltre 160mila persone: in assenza di un’adeguata esposizione alla luce, potrebbe svilupparsi più facilmente il comune difetto rifrattivo

Lo studio, diretto da un gruppo di olandesi, è stato pubblicato su Nature Genetics e ha coinvolto oltre 160mila partecipanti. I nuovi geni identificati riguardano i meccanismi che controllano la fisiologia e la morfologia oculare a molti livelli: si va della trasmissione dei segnali retinici per arrivare alla formazione dei nuovi vasi, passando per la morfologia del bulbo oculare (che nei miopi è più lungo della norma). Il lavoro scientifico è estremamente dettagliato, complesso e rigoroso.
Secondo i ricercatori le nuove scoperte genetiche – effettuate anche usando potenti software – depongono a favore dell’idea che i vizi refrattivi siano provocati da alterazioni della cascata molecolare “innescata” dalla luce. Ciò significa che chi – soprattutto da piccolo – non resta esposto adeguatamente alla luce (naturale) può correre maggiori rischi di sviluppare la miopia. Ora sono più chiari i fondamenti genetici di ciò che si era già compreso su altre basi.
Fonti: Nature Genetics, Johannes Gutenberg Universitaet Mainz