È l’ex ministro della salute etiope Adhanom Ghebreyesus: ha 52 anni ed è esperto di malaria
È stato eletto il 23 maggio 2017 il nuovo Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO). Si chiama Tedros Adhanom Ghebreyesus, è già stato ministro della salute e ministro degli esteri in Etiopia. E’ il primo Direttore africano e rimarrà in carica cinque anni; potrà essere rieletto una sola volta. A esprimersi mediante il loro voto sono stati i delegati dei 194 Paesi riuniti a Ginevra, dov’è in corso la 70ª Assemblea generale dell’Agenzia Onu per la salute (22-31 maggio).
Nel suo discorso prima del voto Adhanom Ghebreyesus, etiope di 52 anni, ha sottolineato l’importanza degli interventi salva-vita e di un’assistenza sanitaria per tutti, a prescindere dal reddito (anche per affrontare il problema delle malattie non trasmissibili).
Combattere le diseguaglianze puntando a una copertura sanitaria universale, dare più strumenti ai singoli Paesi per affrontare emergenze quali il virus Ebola e più trasparenza nell’azione dell’OMS. Sono i tre punti principali evidenziati dal neodirettore esperto di malaria.
“Rifiuto di accettare che la povertà possa causare la morte…. Ho dedicato la mia vita a combattere le diseguaglianze”. Inoltre, ha aggiunto Adhanom Ghebreyesus, bisogna affrontare le malattie non trasmissibili anche migliorando gli stili di vita, contrastando “killer silenziosi quali l’obesità, il tabacco e la sedentarietà”. Per farlo punta anche a raccogliere più fondi: “Dobbiamo allargare la base dei donatori”, ma soprattutto “dobbiamo avere una chiara visione dei progressi e la capacità di monitorarli”.
Bisogna, ha proseguito nell’ultimo discorso prima della sua elezione, “portare salute e speranza alla nostra gente”, investendo nella salute delle future generazioni e puntando alla qualità dell’assistenza. “Molti Paesi – ha concluso – hanno identificato delle soluzioni che si adattano al loro contesto”.
L’incarico del nuovo Direttore generale sarà effettivo a partire dal primo luglio 2017.
Leggi anche: “Etiopia, acqua pulita contro il tracoma”