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Tracoma

Completata la mappatura mondiale del tracoma

Chlamydia trachomatisCompletata la mappatura mondiale del tracoma Cento milioni di persone rischiano la cecità per la malattia oculare tropicale dimenticata 17 febbraio 2016 – Più impegno per debellare il tracoma, una malattia oculare che potrebbe colpire 100 milioni di persone (in alcune zone dell’Africa, del Medio Oriente, dell’India, del Sud-Est asiatico e del Sud America). È stata effettuata per tre anni una mappatura mondiale della patologia grazie a un’attività sostenuta anche dal governo britannico, completata a gennaio del 2016. “Il tracoma è una malattia infettiva responsabile, al momento, di circa il 3% della cecità mondiale. Globalmente – scrive l’Oms – ci sono circa 8 milioni di persone colpite da disabilità visiva irreversibile da tracoma; si stima che ci siano 84 milioni di casi di malattia attiva per cui occorrono trattamenti, se la cecità deve essere prevenuta”. La patologia è causata dal batterio Chlamydia trachomatis , che si trasmette attraverso il contatto personale (mani, vestiario) oppure mediante mosche infette. Durante il progetto, promosso e organizzato da Sightsavers, sono state studiate molte aree del mondo per cui non erano reperibili dati. Ci si è, in particolare, concentrati sulle strategie necessarie a sconfiggere la malattia oculare tropicale dimenticata. Gli interventi vanno dall’uso degli antibiotici (somministrazione di massa) agli interventi chirurgici, passando per l’igiene personale (lavaggio del viso) e i miglioramenti ambientali (disinfezione, ecc.). “Negli ultimi tre anni – assicura Sightsavers – oltre 550 squadre composte da personale addestrato, tra cui infermieri con competenza oftalmologica, hanno visitato a campione milioni di persone in case che si trovano nei luoghi più remoti di 29 Paesi diversi, tra cui il Ciad, l’Eritrea, il Pakistan, la Papua Nuova Guinea, le Isole Salomone, la Colombia e lo Yemen”. Tra i partner del progetto compaiono 30 Ministeri della Salute di altrettanti Paesi, 53 organizzazioni, la London School of Hygiene & Tropical Medicine, l’International Trachoma Initiative, l’Oms e una ventina di organizzazioni no-profit.

Fonti: Sightsavers, WHO

Ultima modifica: 3 marzo 2016

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