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Ottotipo per valutare la sensibilità al contrasto

Alterazioni percettive nei malati di Parkinson

Ottotipo per valutare la sensibilità al contrastoAlterazioni percettive nei malati di Parkinson Sviluppata un’applicazione che consente di valutare la ridotta percezione alle immagini a basso contrasto 26 febbraio 2015 – I campanelli d’allarme non vanno mai sottovalutati quando si tratta di salute. Persino un esame oculistico accurato potrebbe contribuire a individuare una grave malattia neurodegenerativa come il Parkinson . Ad esempio, nel caso in cui si abbia una marcata riduzione della percezione alle immagini a basso contrasto, se sono però state escluse altre cause molto più comuni (come una normale ipovisione). Sfruttando questo nesso è stata sviluppata un’applicazione per tablet che consente ai medici oculisti di fare una diagnosi precoce. La malattia di Parkinson, scrive un gruppo di ricercatori americani e canadesi, “può avere un impatto diretto sulla qualità della vita come, ad esempio, sulla guida, sull’uso degli attrezzi, sulla capacità di trovare gli oggetti e sulla mobilità in condizioni di scarsa luminosità”. Alcuni test basati sulla percezione al contrasto delle lettere (scale di grigi) vengono già utilizzati per diagnosticare non solo l’ipovisione ma anche la sclerosi multipla . La riduzione della sensibilità alle immagini a basso contrasto è riconducibile alla morte di alcune cellule retiniche. Tra l’altro, scrivono i ricercatori sul Journal of Parkinson’s Disease, i malati di Parkinson possono avere dei “deficit nella discriminazione cromatica, nell’elaborazione visiva corticale superiore [ossia a livello cerebrale] e nel controllo oculomotorio”. Però se il contrasto tra due immagini è forte non si rilevano differenze significative tra i malati di Parkinson e le persone sane.

Fonti: Journal of Parkinson’s Disease, IOS Press

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