Verso i nuovi Livelli essenziali d’assistenza Il Ministero della Salute punta a combattere l’inappropriatezza trovando un’intesa con le Regioni 10 febbraio 2015 – Il “virus” da debellare è l’inappropriatezza, quello delle troppe prescrizioni inutili che causano un aggravio per le casse pubbliche. Il Ministero della Salute ha messo in campo i nuovi Livelli essenziali d’assistenza ( LEA ), presentandoli prima ai tecnici delle Regioni e poi in Commissione Igiene e Sanità del Senato (Indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale). I precedenti LEA risalivano al 2001, dunque gli aggiornamenti erano in una fase di stallo. Anche riguardo al nomenclatore molti lamentavano l’obsolescenza di ausili, protesi e dispositivi, che ovviamente non tenevano conto dell’evoluzione tecnologica. La ripartizione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza è la seguente: prevenzione collettiva e sanità pubblica (le vaccinazioni); assistenza distrettuale; assistenza sociosanitaria; assistenza ospedaliera; assistenza specifica a particolari categorie di assistiti. Entrano tra le cronicità cosiddette “protette” sei nuove patologie gravi ( Bpco , rene policistico autosomico dominante , osteomielite cronica , endometriosi di stadio III e IV, malattie renali croniche e talidomide ). L’elenco delle malattie rare sostituisce integralmente quello attuale: entreranno nella lista circa 110 nuove malattie, singolarmente o in gruppo, mentre non dovrebbero più essere previste sindromi come quella di Down o la celiachia . Il glaucoma è la patologia oculare che rientra tuttora nei Livelli essenziali di assistenza. In particolare, si legge in un documento ministeriale, è prevista un prima visita oculistica e una visita di controllo (periodica). Tra gli esami diagnostici elencati compaiono la tomografia retinica a coerenza ottica ( OCT ), lo studio del campo visivo , l’ ecografia oculare , l’elettroretinografia, così come i potenziali evocati visivi ( PEV ), i test di provocazione e la curva tonometrica: con quest’ultima ci si riferisce al monitoraggio della pressione oculare a vari orari della giornata, utile per capire se ci siano dei picchi pressori potenzialmente nocivi per il nervo ottico. In un’intervista rilasciata dal Ministro Lorenzin è stato annunciato che i nuovi LEA saranno pronti entro giugno 2015.
Fonti di riferimento: Sole 24 Ore-Sanità , Ministero della Salute. Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2015