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Retina colpita da AMD neovascolare o umida, la forma più grave considerata però trattabile (Fonte: JAMA)

Colesterolo, un potenziale nemico della vista

Retina colpita da AMD neovascolare o umida, la forma più grave considerata però trattabile (Fonte: JAMA)Colesterolo, un potenziale nemico della vista Può favorire l’insorgenza della degenerazione maculare legata all’età 3 aprile 2013 – Il colesterolo alto può costituire, almeno indirettamente, un pericolo per la nostra vista. Infatti l’accumulo indesiderato di lipidi nella retina è uno dei fattori di rischio della degenerazione maculare legata all’età ( AMD ). Questo perché, a partire dai 50-55 anni i nostri “spazzini” cellulari – grandi cellule difensive chiamate macrofagi – possono smettere di lavorare correttamente a livello retinico, non riuscendo più ad eliminare i grassi che, accumulandosi, intasano i vasi sanguigni. Nella retina potrebbero allora nascere nuovi vasi indesiderati (angiogenesi) perché l’organismo cerca di rimediare alla riduzione dell’apporto di ossigeno e nutrienti veicolati dal sangue. I vasi, tuttavia, moltiplicandosi all’eccesso danneggiano il centro della retina ossia la macula. La forma meno grave di AMD, detta secca, può degenerare nella forma umida che, dopo aver provocato una deformazione delle immagini al centro del campo visivo, può causare una perdita della vista centrale. Non si riconoscono più i volti, non si può guidare, non si riesce a leggere. Si tratta, insomma, di una malattia potenzialmente invalidante. Da un lato la degenerazione maculare ha ragioni genetiche (predisposizione familiare), ma dall’altro esistono cause modificabili: il fumo, a cui bisogna rinunciare, la scarsa attività fisica, una dieta non sufficientemente varia e ricca di vitamine e acidi grassi (i celebri omega-3 e omega-6) e, appunto, livelli di colesterolo troppo elevati. I farmaci contro il colesterolo, dunque, sortendo effetti positivi sui vasi sanguigni, non solo prevengono l’aterosclerosi, ma possono persino aiutare a prevenire la degenerazione maculare legata all’età. Ora ricercatori dalla Washington University di St. Louis (Usa) puntano a mettere a punto nuovi colliri che possano ridurre i livelli di colesterolo negli occhi, come già sperimentato su cavie di laboratorio anziane.

Riferimento bibliografico: Abdoulaye Sene, Aslam A. Khan, Douglas Cox, Rei E.I. Nakamura, Andrea Santeford, Bryan M. Kim, Rohini Sidhu, Michael D. Onken, J. William Harbour, Shira Hagbi-Levi, Itay Chowers, Peter A. Edwards, Angel Baldan, John S. Parks, Daniel S. Ory, Rajendra S. Apte, “Impaired Cholesterol Efflux in Senescent Macrophages Promotes Age-Related Macular Degeneration”, Cell Metabolism , 2 April 2013 (Vol. 17, Issue 4, pp. 549-561)

Fonti: Washington University, Cell , Bbc

Ultima modifica: 17 aprile 2013

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