Scoperta
Fonte di staminali nella retina Secondo ricercatori americani il tessuto fotosensibile dei nostri occhi potrebbe essere stimolato ad autorigenerarsi Una miniera potenziale di cellule staminali si nasconde nelle profondità dei nostri occhi. Lo ha scoperto un’équipe di ricercatori americani: si tratta di cellule nervose multipotenti, quindi ancora non specializzate. Questo significa che, se opportunamente stimolata, la retina potrebbe essere in grado di autorigenerarsi nel caso in cui sia affetta da alcune malattie degenerative; inoltre si potrebbero prelevare staminali dagli occhi per curare tessuti nervosi non retinici. La scoperta è stata pubblicata sull’autorevole rivista Cell Stem Cell. In futuro si potrebbe, quindi, attingere a uno strato chiamato epitelio pigmentato retinico per restituire ai tessuti nervosi la loro integrità. Per ora i ricercatori hanno prelevato le staminali dalla retina di persone decedute; ma la sorpresa è che sono state trovate sia nei giovani (22 anni) che in anziani (99 anni). Il 10% delle staminali prelevate dalla retina potrebbe essere moltiplicato con successo in laboratorio. Questo sarebbe possibile farlo andandole a prendere con una siringa anche nei bulbi oculari di persone vive e adulte e non solo nei cadaveri oppure negli embrioni (pratica tra l’altro vietata in molti Paesi). In futuro potrebbe essere possibile combattere una malattia come la degenerazione maculare legata all’età (AMD) stimolando le capacità di rigenerazione della retina stessa, che normalmente rimarrebbero latenti. Tuttavia i ricercatori statunitensi sottolineano come siano necessari altri studi per avvalorare questa ipotesi di ricerca e le relative applicazioni cliniche.
Pagina pubblicata il 9 gennaio 2012.
Ultima modifica: 10 gennaio.
Fonte: Cell Press