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Riduzione liste d’attesa, al via il Piano nazionale

Riduzione liste d’attesa, al via il Piano nazionale Approvata il 28 ottobre un’intesa tra Governo, Regioni e Province autonome (2010-12) 29 ottobre 2010 – Si è giunti ieri a un’intesa istituzionale per ridurre le liste d’attesa. Alla Conferenza Stato-Regioni, infatti, si è raggiunto un accordo sul Piano governativo nazionale 2010-12. I protagonisti sono stati l’esecutivo, le stesse Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Ora potrà essere applicato in vario modo dalle singole amministrazioni regionali. Tra le principali novità ci sono la suddivisione delle prestazioni in quattro classi di priorità, 58 prestazioni da monitorare e la definizione di percorsi diagnostico-terapeutici (priorità per patologie cardiovascolari e oncologiche). Più nello specifico si è fatta la seguente classificazione per stabilire il livello di tempestività dell’intervento medico: urgente , da eseguire al massimo entro 72 ore; breve , entro 10 giorni; differibile , entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici; programmato . In tutto saranno 58 le prestazioni che saranno tenute sotto controllo, di cui 14 visite specialistiche, 29 prestazioni di diagnostica strumentale, 5 in regime di ricovero diurno e 10 in regime di ricovero ordinario. Tra l’altro si prevede che tutti i Centri Unici di Prenotazione (Cup), attualmente attivi a livello regionale, verranno messi in rete: il Cup nazionale mirerà, ha sottolineato il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, a “eliminare i buchi delle prenotazioni”. Nel caso in cui non si riescano a rispettare i tempi massimi regionali, le prestazioni erogate in regime libero-professionale dai medici saranno un possibile strumento per ridurre le liste d’attesa. La libera professione andrà concordata con i medici e sarà a carico dell´azienda sanitaria, mentre il cittadino parteciperà – almeno in questo caso – unicamente col ticket.

Fonti: Conferenza-Stato Regioni , Lo Strillone.

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