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Aree del cervello deputate alla visione (Fonte: Università di Monaco). Le zone laterali corrispondono ai lobi temporali mentre quella frontale alla zona occipitale (posta sopra la nuca)

Scelta d’immagini ‘letta’ da un computer

Aree del cervello deputate alla visione (Fonte: Università di Monaco). Le zone laterali corrispondono ai lobi temporali mentre quella frontale alla zona occipitale (posta sopra la nuca)Scelta d’immagini ‘letta’ da un computer Con elettrodi impiantati nel cervello si è fatta prevalere la figura preferita tra due sovrapposte 28 ottobre 2010 – Se non è lettura del pensiero mediante elettrodi impiantati nel cervello, sembra proprio un passo avanti in questa direzione. Un gruppo di dodici persone malate di epilessia – la cui attività elettrica del cervello veniva monitorata per ragioni cliniche – ha partecipato a un esperimento che consisteva nel concentrarsi sull’immagine preferita tra due sovrapposte visualizzate sullo schermo di un computer. Nel 70% dei casi si è riusciti a far prevalere l’immagine desiderata, persino quando la sovrapposizione era costituita al 90% dall’immagine di disturbo. Questa scoperta è particolarmente importante perché si è riusciti a far ‘dialogare’ correttamente i neuroni di un’area della corteccia cerebrale deputata alla visione (lobo temporale mediano) con un computer: questo è fondamentale per le persone che, ad esempio, hanno particolari difficoltà motorie o altri gravi handicap, poiché consente loro di controllare dei dispositivi grazie al pensiero. “Abbiamo dimostrato – scrivono gli scienziati sulla rivista Nature – che gli esseri umani possono regolare l’attività dei loro neuroni nel lobo temporale mediano in modo da alterare il risultato della competizione tra le immagini esterne e le loro rappresentazioni interne. I soggetti hanno osservato una sovrapposizione ibrida delle due immagini che rappresentavano familiari, paesaggi, oggetti o animali e dovevano farne prevalere una alle spese di un’altra concorrente”. La ricerca è stata condotta da scienziati californiani, tedeschi, coreani e israeliani. Finanziata in parte dagli Istituti Nazionali della Salute degli Usa (NIH), dimostra come sia possibile gestire con la mente immagini complesse su uno schermo. Note: Fondamentale per la visione è anche l’attività cerebrale dell’area occipitale. Moran Cerf, Nikhil Thiruvengadam, Florian Mormann, Alexander Kraskov, Rodrigo Quian Quiroga, Christof Koch, Itzhak Fried, “On-line, voluntary control of human temporal lobe neurons”, Nature, 2010; 467 (7319): 1104 DOI: 10.1038/nature09510

Fonti: Nature , NIH.

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