ELISIR condotto da Michele Mirabella 9 ottobre 2014 In studio: Filippo Cruciani Coordinatore scientifico del Polo Nazionale della IAPB Italia onlus
Quattroruote
Quattroruote (web) 8 ottobre 2014
Radio24-IlSole24Ore
RADIO 24-IL SOLE 24 ORE Cuore e denari programma condotto da N. Carbone sulla Giornata mondiale della vista 2014 del 9 ottobre “Vederci bene, guidare sicuri“ Intervista all’avv. Giuseppe Castronovo, presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus 8 ottobre 2014, ore 11
Un check-up della sanità elettronica
Un check-up della sanità elettronica A Roma una conferenza sull’ e-Health il 7 e l’8 ottobre, con la partecipazione del Ministro Lorenzin La salute e l’elettronica si guardano con sempre più interesse. Proprio dell’ e-Health si è parlato il 7 e l’8 ottobre 2014 a Roma durante una conferenza aperta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Si è affrontato il tema della telemedicina con l’illustrazione delle linee di indirizzo nazionali, facendo un confronto tra l’Italia e altri Paesi. Si è parlato, inoltre, di Fascicolo Sanitario Elettronico destinato a raccogliere in digitale le informazioni sanitarie delle persone. Altro tema caldo: quello della ricetta elettronica, per ora in uso solo in cinque regioni italiane (Valle d’Aosta, Trentino, Veneto, Sicilia e Basilicata). A queste dovrebbe aggiungersi il Lazio nel 2015. “La sanità elettronica – ha spiegato il Ministero della Salute Lorenzin – rappresenta oggi una leva strategica in grado di innovare modelli, processi e percorsi assistenziali generando, al contempo, fondamentali stimoli allo sviluppo economico e imprenditoriale a livello nazionale ed europeo”. “L’Italia ha adottato, nel settore della sanità elettronica, provvedimenti specifici – ha osservato il Ministro – che la pongono all’avanguardia in Europa e sui quali intende avviare un costruttivo dibattito”. Tuttavia secondo Mariano Corso, direttore scientifico dell’Osservatorio sulla innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano, gli investimenti nella sanità elettronica andrebbero incrementati e consentirebbero, tra l’altro, maggiori risparmi per il Sistema sanitario nazionale (oltre che una maggiore efficienza). L’evento – che si è svolto n ell’ambito degli eventi del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea – si è tenuto a Roma il 7 e 8 ottobre 2014 presso l’Hotel Parco dei Principi (Via G. Frescobaldi 5). La Conferenza sulla Sanità elettronica è stata organizzata dal Ministero della Salute (Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica).
Fonti principali: Ministero della Salute, Adn, Regione Lazio.
Pagina pubblicata il 7 ottobre 2014. Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2014
La Repubblica Salute
La Repubblica Salute Giornata mondiale della vista, con check-up oculistici gratuiti Notizia pubblicata il 7 ottobre 2014, p. 44
RAI UNO, 7 ottobre 2014
Il GPS cerebrale, scoperta da Nobel
Il GPS cerebrale, scoperta da Nobel Il senso dell’orientamento richiede il corretto funzionamento di strutture specifiche. Premiati Keefe e i coniugi Moser 6 ottobre 2014 – Gli scopritori del cosiddetto “GPS cerebrale” vincono il Nobel per la medicina. L’istituto svedese Karolinska l’ha assegnato a John O´Keefe e ai coniugi May-Britt ed Edvard I. Moser. Nella motivazione si legge che il Premio è stato conferito “per le loro scoperte di cellule che costituiscono un sistema di posizionamento nel cervello”. Ovviamente anche la vista è fondamentale per l’orientamento. Pare che soprattutto le donne scelgano dei luoghi specifici come punti di riferimento, mentre negli uomini il senso dell’orientamento spontaneo sarebbe più spiccato. Sono comunque necessarie anche delle mappe cerebrali per orientarci nello spazio: dai ricercatori premiati sono stati dimostrati i fondamenti cellulari di una delle funzioni cognitive più elevate. Se nel 1971 John O´Keefe aveva già scoperto il primo componente del sistema di posizionamento nei ratti (nell’ippocampo), è stato solo nel 2005 che May-Britt and Edvard Moser hanno individuato le “cellule a griglia”, che rendono possibile la determinazione della posizione e la navigazione da un punto all’altro. Insomma, si tratterebbe di una sorta di navigatore biologico incorporato nel cervello.
Fonte principale: Nobelprize
Ipotesi rigenerazione retinica
Ipotesi rigenerazione retinica Le staminali corneali potrebbero consentire di “riparare” la retina se riprogrammate geneticamente: lo sottolinea un’équipe di ricercatori britannici Si tratta per ora di un mero sogno dell’oculistica. A livello sperimentale si è aperta però la possibilità di rigenerare la retina utilizzando cellule staminali corneali riprogrammate prelevate da una zona della superficie oculare chiamata limbus. Se questa strategia avrà successo, in futuro si potranno scegliere delle cellule della superficie oculare, prelevarle, modificarle geneticamente e coltivarle in laboratorio fino a trasformarle in staminali retiniche: a questo punto potranno teoricamente essere usate per “riparare” la retina. Un nuovo studio britannico, pubblicato dall’Università di Southampton e da quella di Bristol (Gran Bretagna) su PLOS One, va in questa direzione: dà nuove speranze a persone malate di malattie retiniche per cui oggi non esiste cura come, ad esempio, la forma secca della degenerazione maculare legata all’età (AMD atrofica). Le malattie degenerative della retina, infatti, sono un’importante causa di cecità a livello mondiale: poiché i neuroni retinici muoiono si creano dei “buchi” a livello visivo (chiamati scotomi). “Queste cellule [le staminali della cornea] – spiega il ricercatore Andrew Lotery dell’Università di Southampton – sono facilmente accessibili e hanno una plasticità sorprendente, il che le rende una
Fonte appetibile di cellule per terapie future. Questo approccio aiuterebbe ad evitare complicazioni legate al rigetto o alla contaminazione perché le cellule prelevate da un occhio sarebbero impiantate nel paziente stesso”. Questa ricerca è stata effettuata su cavie di laboratorio (topolini) e su cellule umane. I ricercatori sono riusciti a trasformare le cellule progenitrici della cornea in cellule retiniche. Tuttavia “è probabile che una differenziazione completa richieda una regolazione più ampia”; insomma, occorreranno altre ricerche per riuscire a trasformare cellule della superficie oculare in veri e propri fotorecettori. Per ora, quindi, non si è ancora riusciti a rigenerare perfettamente un sofisticato tessuto fotosensibile qual è effettivamente la retina.
Fonti: PLOS One , Università di Southampton (Uk)
Pagina pubblicata il 6 ottobre 2014.
Ultima modifica: 9 gennaio 2015
Troppe attese e ticket più elevati, i cittadini si curano meno
Troppe attese e ticket più elevati, i cittadini si curano meno Presentato il 30 settembre alla Camera dei Deputati il XVII Rapporto Pit Salute-Tribunale del malato 1 ottobre 2014 – Nove mesi d’attesa per una visita oculistica o per un elettrocardiogramma, un anno per una TAC, venti mesi per una visita psichiatrica. Sono questi i tempi medi che lo scorso anno sono stati “denunciati” al Tribunale per i diritti del malato- Cittadinanzattiva , il quale il 30 settembre 2014 ha presentato il XVII Rapporto PIT Salute presso la Camera dei Deputati. é emerso “con grande evidenza che le difficoltà economiche, i costi crescenti dei servizi sanitari e le difficoltà di accesso spingono i cittadini a rinunciare alle cure e a sacrificare la propria salute”. Insomma, le prestazioni offerte dalla sanità pubblica sembrano perdere colpi. Su oltre 24 mila segnalazioni del 2013, in quasi un quarto dei casi (23,7%, +5,3% rispetto al 2012) riguardano le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie determinate da liste di attesa (58,3%, -16% sul 2012), il peso dei ticket (31,4%, +21% nel 2013 rispetto all’anno precedente) e l’ intramoenia considerata economicamente poco sostenibile (per il 10,1% degli interpellati). Ciò che allontana sempre più i cittadini dalle cure e dalla sanità pubblica è l’onere dei ticket e l’obbligo di “sopportare” la lista di attesa con tempi troppo spesso dilatati (nonostante gli obblighi di legge vigenti). Le segnalazioni sui tempi eccessivamente lunghi restano ancora al vertice delle preoccupazioni dei cittadini: a lamentarsi per le liste di attesa è il 58,5% degli intervistati, quasi ugualmente ripartite fra esami diagnostici (34,1%), visite specialistiche (31,4%, tra cui quelle oculistiche) e interventi chirurgici (27,1%, compresi quelli a livello oculare). “Dobbiamo innanzitutto ridurre i ticket – ha ammonito Tonino Aceti, Coordinatore Nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva –, scongiurare nuovi tagli al Fondo Sanitario Nazionale e governare seriamente i tempi di attesa di tutte le prestazioni sanitarie, e non solo di alcune come accade ora, mettendo nero su bianco un nuovo Piano di Governo dei tempi di attesa, fermo al 2012. E ancora, affrontare l’affanno che ospedali e servizi territoriali stanno vivendo”. Inoltre, ha osservato Aceti, “è fondamentale agire seriamente sui LEA (Livelli Essenziali d’Assistenza, ndr), aggiornandoli dopo 14 anni, oltre che strutturare e implementare un nuovo sistema di monitoraggio che fotografi la reale accessibilità degli stessi per i cittadini”. “Si risentono, quindi, gli effetti dei tagli alla spesa pubblica degli ultimi anni, con politiche sia nazionali che locali – ha concluso Cittadinanzattiva – che sono andate nella medesima direzione, assottigliando sempre più l’offerta e le garanzie ed esponendo i cittadini a rischi maggiori in termini di mancata presa in carico”.