Congresso Nazionale UICI, Daniele riconfermato Presidente
Congresso Nazionale UICI, Daniele riconfermato Presidente In un periodo di crisi globale non sono considerati accettabili i tagli ai ciechi e agli ipovedenti 29 ottobre 2010 – è stato riconfermato: lo storico presidente dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici), il prof. Tommaso Daniele, rimarrà in carica altri cinque anni dopo aver conquistato quasi duecento voti e aver battuto il candidato Mario Barbuto. Durante il XXII Congresso Nazionale dell’Uici – che si è tenuto a Chianciano Terme (Siena) dal 26 al 28 ottobre all’insegna di “uguali diritti, pari opportunità, progresso per tutti” – sono stati nominati i nuovi vertici della onlus dai circa trecento delegati provenienti da tutta Italia. Tra i membri del nuovo Consiglio Nazionale è stato eletto il dott. Michele Corcio, il quale è anche componente della Direzione Nazionale della IAPB Italia onlus. Daniele – la cui candidatura è stata sostenuta, tra gli altri, dall’avv. Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus – ha aperto i lavori il 26 ottobre con un discorso di ampio respiro: “Viviamo una crisi globale, complessa e di ampia portata, ma non può diventare la scusa per tagliare i fondi, soprattutto se a rimetterci sono sempre i più deboli. I ciechi e gli ipovedenti italiani non possono accettare che la società civile percepisca la cecità come problema del singolo e non come una questione sociale”.
Dal canto suo il Sottosegretario al Ministero Infrastrutture e Trasporti, l’On. Giuseppe Maria Reina, ha ribadito la necessità di lavorare insieme per trovare forme e risorse utili ad affrontare le difficoltà dei disabili italiani nel contesto di questa crisi globale. Sui tagli drastici è intervenuto anche criticamente Augusto Battaglia, ex assessore alla Sanità della Regione Lazio: ha evidenziato come il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili abbia subito una riduzione molto consistente, scendendo da 42 milioni di euro previsti per il 2010 ai 11,70 milioni di euro in previsione per il 2011 (“dunque c’è un taglio in un settore, invece, importantissimo”). Tra gli intervenuti anche Colin Low, presidente dell’Unione ciechi europea (l’Ebu, di cui Daniele è vicepresidente), il quale ha sottolineato la “necessità di un trattato vincolante globale per la fruizione delle opere protette dal diritto d’autore, a favore dei non vedenti”. Attualmente la priorità dell’Ebu, che opera in 45 Paesi del Vecchio Continente, è quella di ridurre il divario tra l’Europa centrale, quella orientale e quella occidentale. Per consultare l’elenco degli eletti dell’UICI clicca qui . Ultimo aggiornamento di questa pagina: 8 novembre 2010.
Riduzione liste d’attesa, al via il Piano nazionale
Fonti: Conferenza-Stato Regioni , Lo Strillone.
Simposio Iapb Italia Onlus-soi Sulla Visita Oculistica Alla Nascita (20 Maggio 2010)
Scelta d’immagini ‘letta’ da un computer
Tristi tropici
Fonte notizia: L’Internazionale (su dati Oms 2010). Ultimo aggiornamento: 28 ottobre 2010.
Francia, cittadini dal medico on-line
Fonti: City, Doctornews, Suite101, Ministero Salute. Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2010.
Combattere le malattie croniche
Combattere le malattie croniche Con opportune politiche pubbliche si possono contrastare i fattori di rischio: lo sostiene l’Oms 25 ottobre 2010 – Meno malattie croniche con più politiche pubbliche di prevenzione. Lo sostiene l’Oms che, in un documento pubblicato venerdì scorso nel suo sito ufficiale, sottolinea come il 60% delle patologie sia imputabile a sette fattori di rischio: alta pressione sanguigna (vedi retinopatia ipertensiva ), impiego del tabacco (che, a livello oculare, accresce il rischio di AMD ), abuso di alcol, alti livelli di colesterolo, sovrappeso, basso consumo di frutta e verdura (dannoso anche per la retina ) e inattività fisica (che aumenta i rischi di cataratta e degenerazione retinica). L’epidemia globale di malattie quali il diabete (che, tra l’altro, causa retinopatia ), il cancro, le malattie respiratorie, l’ictus e le malattie cardiache – sostiene l’Oms – “deve e può essere fermata”. Queste patologie causano circa il 60% dei decessi globali; tra l’altro metà dei 35 milioni di persone scomparse (nel 2005) a causa di malattie croniche aveva meno di 70 anni.
Fonte principale: WHO
Radio Due
Più disabili ma più invisibili
Fonte principale: Fondazione C. Serono-Censis
Ultima modifica: 28 ottobre 2010.